Raccolta firme

Saronno, petizione online per riaprire i parchi cittadini

Lanciata ieri sera una raccolta firme su Change.org per chiedere un passo indietro al sindaco Airoldi sull'ordinanza firmata settimana scorsa

Saronno, petizione online per riaprire i parchi cittadini
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A una settimana di distanza dall'ordinanza del sindaco Augusto Airoldi che ha chiuso alcuni parchi cittadini per ridurre il rischio di assembramenti, una petizione online per chiedere un passo indietro.

Saronno, petizione online contro l'ordinanza

Riaprire i parchi. E' quanto chiede una petizione online lanciata ieri, lunedì 16 novembre, e rivolta all'Amministrazione comunale di Saronno. Petizione che ha subito raccolto l'appoggio della Lega cittadina che l'indomani dell'ordinanza aveva già spiegato le proprie perplessità davanti alla decisione dell'Amministrazione, definita "lodevole ma inutile". Lo stesso fa il testo della petizione, che ricalca parola per parola quello del comunicato del Carroccio e, come quello, fa notare il rischio che chiudendo i parchi non si impediscano assembramenti e ritrovi ma, semplicemente, li si sposti da un'altra parte anche di più difficile controllo.

"Se non si vogliono elevare multe ai ragazzini che non rispettano le regole, si convochino i loro genitori, ma non si chiudano i parchi - si legge nella petizione, rispondendo a uno dei motivi che, come spiegava l'assessore Casali - ha portato alla scelta di chiudere - I bambini sono coloro che più di tutti rispettano le regole anti contagio. E' ingiusto che per evitare di punire chi non rispetta le regole, finiscano per essere puniti proprio coloro che le rispettano. Quale insegnamento possono trarne i bambini? Chi rispetta le regole viene punito. Chi non le rispetta continua a non rispettarle"

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La Lega sostiene la petizione

Ad appoggiare la petizione online la Lega cittadina. "La scelta dell’amministrazione comunale è sicuramente mossa dai migliori intenti, lo riconosciamo e siamo i primi ad essere solidali con chi si è trovato a gestire una situazione tutt’altro che facile - spiega - D’altro canto però non possiamo ignorare quando un provvedimento è di scarsa utilità pratica e causa di un malessere
aggiuntivo alla cittadinanza".

"Il Sindaco, sicuramente impegnato nella gestione dell’emergenza, può aver perso di vista le criticità che stanno affrontando le famiglie in questo periodo - continua il Carroccio in una nota firmata dal consigliere Raffaele Fagioli - i bambini in età scolare stanno vivendo una situazione che gli impone la frequentazione delle lezioni spesso con l’obbligo di mascherina, le lezioni di ginnastica sono spesso ferme e in alcuni casi l’intervallo viene fatto passare in classe. La difficoltà di relazione con compagni di classe ed insegnanti si sommano al precedente lockdown e naturalmente vivono il periodo con particolare senso di oppressione. I genitori di riflesso oltre a gestire la situazione già di per sé difficile dal punto di vista lavorativo, devono confrontarsi e gestire al meglio i figli spesso comprensibilmente insofferenti".

"Non è come aprile"

Quelli inseriti nell'ordinanza di Airoldi non sono i primi parchetti a venir chiusi per l'emergenza sanitaria. Ma, ricorda Fagioli, "con il precedente lockdown la chiusura parchi era un obbligo imposto dal DPCM di riferimento e la scelta non era a discrezione dell’amministrazione comunale. Ora invece sì, e la responsabilità a riguardo sono unicamente dell’amministrazione Airoldi, che sicuri agisca nell’interesse collettivo, ma ribadiamo che lo sta facendo nel modo sbagliato".

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