Mozioni sicurezza Tradate, minoranze contrarie e a "difesa" del sindaco
Critiche le opposizioni: "Il primo preso in giro dalla maggioranza è il sindaco". Marchiori: "Bascialla ha il nostro appoggio incondizionato"
Come previsto, dalle due mozioni sulla sicurezza presentate la scorsa settimana in consiglio ne è nata una unica. Ieri sera però a Tradate è andata in scena una curiosa inversione delle parti, con le minoranze che hanno votato contro prendendo le difese del sindaco, cui erano rivolti i due testi.
Mozioni sicurezza Tradate, cosa si è chiesto
Una della Lega, una di Movimento Prealpino e Forza Italia e alla fine un testo unitario rivolto al sindaco (Lega) Giuseppe Bascialla per impegnarlo insieme alla giunta a dare priorità alla Polizia locale negli interventi e nelle azioni contro spaccio e microcriminalità, anche attivando la figura del Vigile di Quartiere, proposta nel 2012 nel programma elettorale del Movimento Prealpino e già a inizio anni '90.
Queste, in estrema sintesi, le richieste avanzate ieri sera dai consiglieri di maggioranza al loro sindaco dopo alcune settimane che hanno riacceso l'attenzione sul tema della sicurezza, tra le continue segnalazioni di pusher e traffici all'interno delle aree boschive, l'inquietante scritta apparsa all'ingresso di un condominio di via Tagliamento contro lo spaccio (e chi si ritiene ne sia l'autore) e diversi fatti di cronaca come truffe e tentativi di rapine.
Più in dettaglio, si chiedeva di impegnare sindaco e giunta "ad impartire alla Polizia locale le necessarie direttive affinchè ogni priorità sia data al contrasto della criminalità e dello spaccio di sostanze stupefacenti", a coordinarsi con Prefettura, Questura, Carabinieri e Parco Pineta per attività di pattugliamento e repressione delle attività criminali lungo le strade e all'interno del Parco, ad attivarsi perchè si riesca finalmente a garantire la copertura telefonica all'interno dell'area boschiva e, oltre al Vigile di Quartiere, a farsi promotore coi Comuni dell'area Parco Pineta di "iniziative volte a restituire sicurezza e vivibilità all'interno del Parco".
Plebani e Prestinoni: "Solo tanta propaganda"
La domanda, condivisa da tutti i consiglieri intervenuti, è per quale motivo la maggioranza abbia deciso di presentare due mozioni (poi unificate in Consiglio) per dire al sindaco che sostengono di fare di più sulla sicurezza. "Il sindaco ha dovere e tutti i poteri per svolgere in autonomia quanto serve - ha evidenziato Alfio Plebani - Le due mozioni evidenziano una manifesta incapacità di agire in autonomia del sindaco e della polizia e una inettitudine della maggioranza che chiede di a polizia di operare oltre le proprie competenze". "Questa è pura propaganda - ha aggiunto - non un'azione concreta per eliminare il problema sul territorio". All'origine della mozione, secondo le opposizioni, ci sarebbero su tutti degli screzi interni alla maggioranza, che tra l'altro sul tema sicurezza ha da tempo delle "partite aperte" su cui i lavori sembrano fermi, come la nuova caserma dei carabinieri o l'addio alla città dei Carabinieri Forestali che si trasferiranno presto a Busto. Sulla stessa linea anche Mauro Prestinoni:
"Se avessi voluto attaccare sindaco con una mozione non l'avrei mai scritta così bene. Chi legge la mozione della Lega si immagina una città in preda alla delinquenza. Qualche episodio, una scritta su un condominio non fa di una città un quartiere malfamato. Io la Polizia locale e i carabinieri li vedo, ci sono. Se si da priorità sulla droga però bisogna anche dire da dove si vogliono togliere i servizi, a meno di ritenere che gli agenti finora abbiano dormito. E non è così. C'è molta, molta, molta propaganda. Se esiste una situazione grave, e sindaco lo può sapere, che chieda la convocazione del Comitato per la Sicurezza Pubblica, il sindaco è messo lì apposta per queste funzioni di sicurezza pubblica e non c'è bisogno di venire in consiglio con due mozioni che dicono la stessa cosa. Con la mozione della Lega che fa fare una pessima figura al sindaco e non mi pare che da quando c'è Bascialla delinquenza si sia espansa".
Cavalotti: "Non si può trattare così il sindaco"
"Si chiede maggior impegno da parte della Polizia, vuol dire che finora non si è impegnata? - ha chiesto invece Laura Cavalotti - Il sindaco, fino ad esso, ha coinvolto gli organismi provinciali, il Comitato per la Sicurezza, ha cercato possibilità di incrementare la presenza su territorio dei carabinieri, ha espletato tutte le azioni di sua facoltà per la sicurezza sono state espletate? Vogliamo chiarezza e non essere presi in giro, e il primo che prendete in giro è il sindaco con cui sono solidale, non lo si può trattare così".
A vuoto la richiesta di Cavalotti di ritirare la mozione e discutere del tema in commissione Sicurezza (di cui si era ventilata una convocazione per sabato scorso, poi non verificatasi), insieme al delegato alla Sicurezza (il sindaco, che ieri sera si è limitato a un "preferisco non intervenire" nonostante si parlasse di una sua delega) e senza i tempi stretti del Regolamento che mal si sono sposati anche lunedì con la "trasparenza e confronto sul tema" che a dire del consigliere Stefano Candiani (Lega) si sarebbero voluti portare con le mozioni.
"Mozioni a supporto del sindaco, non contro"
"Non c'è una situazione di particolare emergenza - ha invece ribadito Candiani - ma ci sono episodi di microcriminalità che da sempre per la nostra amministrazione sono punto di riferimento da contrastare. L'investitura del consiglio comunale sul tema è doverosa e denota trasparenza e confronto su un argomento che sarebbe altrimenti gestito dietro le quinte. Piuttosto, le opposizioni non si sono minimamente interessate del tema delle sostanze stupefacenti o dello sconcio traffico di sfruttamento prostituzione che da sempre è oggetto di censura ma poi si presenta nei boschi. E' evidente che a 12 mesi dal lockdown le forze dell'ordine debbano essere reindirizzate ad azioni sul territorio. Ci sono circostanze in cui si deve dare ai cittadini la certezza che l'Amministrazione, sindaco in testa, è impegnata in tutti i modi e non ha intenzione di abbassare la guardia ma di ritornare a reprimere crimini dove si presentano".
A cercare di sgombrare il campo dai dubbi di un'incrinatura dei rapporti fra sindaco e maggioranza anche Fabio Marchiori, consigliere e segretario cittadino del Carroccio:
"Le mozioni non sono e non vogliono essere atto di sfiducia verso il sindaco in cui riponiamo massima fiducia. Per questo abbiamo deciso di portare all'attenzione del consiglio comunale, che per Statuto è la massima autorità politica che dà indirizzo politico all'amministrazione, l'indirizzo che microcriminaità, spaccio, prostituzioni non sono e non saranno mai tollerati e su questo il sindaco Bascialla avrà sempre il supporto della lega e del centrodestra".