Il consiglio approva: teatro e farmacia ancora più vicini
A un anno dalle elezioni l'Amministrazione Premazzi porta a casa due dei punti centrali del suo programma

Seduta del Consiglio comunale dal forte valore simbolico per l’Amministrazione di Venegono Inferiore guidata da Mattia Premazzi, mercoledì, in cui si sono votati l'acquisto del teatro della parrocchia e l'esercizio del diritto di prelazione per una farmacia comunale.
Teatro e farmacia, il consiglio approva
Un consiglio comunale, ha spiegato il sindaco Premazzi, "particolarmente importante perché, a distanza di un anno dalle elezioni, andiamo a concretizzare due dei punti più corposi del nostro programma".
All'ordine del giorno, l'esercizio del diritto di prelazione sulla seconda farmacia concessa da Regione sul territorio comunale che permetterà al Comune di ottenere la licenza all'apertura.
"Una volta ricevuto l’ok da Regione, si dovrà decidere se prevedere una gestione comunale - ha spiegato il sindaco - oppure, e questa sarebbe la via più facilmente percorribile per un piccolo comune come il nostro, se affidare la gestione ad un privato in cambio di un ritorno economico o di servizi per la cittadinanza".
Il teatro della parrocchia passa al Comune
Il punto successivo all’ordine del giorno ha approvato l’acquisto del teatro parrocchiale per 265.000 euro. Altro punto inserito nel programma elettorale "portato a casa" nel primo anno di Amministrazione.
"Il bene è ancora coperto dal vincolo della soprindendenza, ma intanto acquisiamo la proprietà dello stabile".
Appello (a vuoto) all'unanimità
Due punti su cui la maggioranza sperava di trovare una convergenza con l’opposizione, che però non è arrivata. "Si tratta, in entrambi i casi, di passi fondamentali per poter costruire qualcosa di importante per tutta la cittadinanza", ha ribadito la capogruppo Maria Chiara Cremona. "Si tratta di ridare vita ad un stabile in centro che è sempre stato un luogo di cultura, di comunità, di relazioni, di bellezza e che negli ultimi anni si stava spegnendo. Stesso discorso per la farmacia: la salute è un diritto primario, soprattutto in un periodo in cui la popolazione invecchia sempre più ed il sistema sanitario fatica a soddisfare le necessità di tutti".
Un appello che non ha trovato la condivisione della minoranza, che si è astenuta in gran parte ad eccezione del consigliere Pietro Antonini che si è dichiarato contrario.