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Fontana, divieto di spostamenti a Natale: "Assurdo, d’accordo con chi li violerà"

Il presidente della Lombardia è tornato ad attaccare il Governo dalle colonne di Libero chiedendo che questa restrizione sia rivista

Fontana, divieto di spostamenti a Natale: "Assurdo, d’accordo con chi li violerà"
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"Le lettere inviate al giornale da chi annuncia che violerà i divieti previsti dal governo per Natale? Sono d’accordo con loro". Intervistato da Libero, il Presidente della Regione Attilio Fontana prende nuovamente posizione contro il divieto di spostarsi dal proprio comune nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio.

Fontana: "D'accordo con chi violerà il divieto di spostamenti"

Quello di Fontana rischia di suonare come un via libera. Dopo aver definito "lunare" il divieto di spostamento fra comuni inserito dal Governo nel Decreto Legge con le misure per il periodo di feste natalizie e aver evidenziato il discrimine fra chi vive in una grande città e chi in un piccolo paese, su Libero il Presidente della Lombardia si è spinto oltre alla critica, arrivando a giustificare, di fatto, chi deciderà di non rispettare il divieto.

Scontro aperto fra Stato e Regioni

Un affondo che rischia di compromettere ulteriormente un dialogo tra Stato e Regioni ormai logoro e che, nel caso specifico della Lombardia, pare ormai incanalato inesorabilmente lungo un binario morto. L’auspicio di Fontana, condiviso anche da altri presidenti di Regione, è che Palazzo Chigi torni sui propri passi e riveda la norma. Questo è quanto era già stato chiesto giovedì scorso in sede di Conferenza Stato-Regioni, chiedendo un percorso accelerato per la conversione del Decreto che permettesse di modificarne il testo entro Natale. Richiesta a cui Conte avrebbe risposto proponendo una linea interpretativa "morbida" nelle prossime FAQ (ancora non pubblicate), ma che sembra in contrasto con la decisione del Viminale di impiegare 70mila unità delle Forze dell'Ordine per i controlli nei giorni di festa.

"Dal punto di vista epidemiologico non ha senso che sia considerato sicuro muoversi per le visite nel proprio Comune e sia definito pericoloso andare a trovare qualcuno che abita nel paese di fianco- ribadisce Fontana nell'intervista - Siamo ancora in tempo comunque, basta che ci sia la volontà politica. Ho chiesto al premier Conte di intervenire".

Norme "a sorpresa"

Durante l’intervista, Fontana ha poi ribadito il proprio malumore per le modalità adottate dall’Esecutivo nel condividere con i governatori le restrizioni che sarebbero entrate in vigore di lì a poco. "Ci era stato detto che avremmo ricevuto una copia del Dpcm e che l’avremmo discussa e invece ci siamo visti recapitare un decreto nel cuore della notte, senza darci la possibilità di discutere. Se ci avessero ascoltato forse avremmo evitato delle storture palesi, come la decisione di vietare la circolazione tra Regioni a partire dal 21 dicembre".

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