Saronno

Fondi PNRR a Saronno, Azione: "Non si ripetano gli errori passati"

Le considerazioni del gruppo di Saronno in Azione: "Non si usino quei soldi per rimediare agli errori passati, come per rifinanziare la nuova scuola Rodari"

Fondi PNRR a Saronno, Azione: "Non si ripetano gli errori passati"
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Cinque milioni e un ambizioso piano di intervento su diverse strutture ed edifici. I fondi del PNRR, assegnati a fine 2021 e diretti in città grazie alla vittoria del bando per la rigenerazione urbana, permetteranno di trasformare Saronno. Sempre che non si ripetano i "pasticci"  che han fatto perdere i 4 milioni di euro per la nuova scuola Rodari.

Fondi PNRR a Saronno, Azione: "Complimenti al Comune. Scelte ambiziose ma rischiose"

Di seguito, riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Saronno in Azione:

Come noto, nell’ambito del PNRR, Saronno potrà beneficiare di rilevanti finanziamenti a fondo perduto per progetti destinati alla rigenerazione urbana: 5 milioni di euro per gli anni 2022-2026.

Innanzitutto, intendiamo sottolineare quanto sia importante avere governi a livello nazionale e internazionale capaci di azioni lungimiranti e pragmatiche, come nel caso di NextGenerationEU. L'ingente piano di aiuti dell’UE, di cui anche Saronno potrà beneficiare, ci rende orgogliosi di essere europei.

Inoltre, ci congratuliamo con il Comune per la sottomissione della richiesta e l’ottenimento dei fondi. Condividiamo in particolare la decisione annunciata di investire soprattutto in strutture e iniziative – in senso lato – educative (scuola, sport, cultura): una reale ripartenza sarà possibile solo investendo nel futuro della città.

In merito a quanto fin qui dichiarato dalla Giunta, offriamo di seguito alcune riflessioni e considerazioni.

  1. Per prima cosa, notiamo che, mentre gli altri Comuni del Varesotto hanno richiesto e ottenuto fondi per progetti molto specifici, il Comune di Saronno invece ha annunciato un ambizioso progetto di rigenerazione diffusa. L’approccio ci sembra interessante, ma anche molto rischioso. Dalle prime dichiarazioni degli assessori competenti, infatti, si evince un livello ancora elevato di astrattezza e un elenco di numerose aree che difficilmente potrebbero essere tutte “rigenerate” con le sole cifre a disposizione. L’approccio olistico è apprezzabile, ma solo a patto che non si traduca in una serie di annunci confusi e di dubbia realizzabilità. Rimaniamo quindi in attesa di un piano dettagliato per poter analizzare e, se possibile, contribuire con proposte.
  2. In aggiunta, speriamo che non si renda necessario “rimediare” con i fondi del PNRR ad errori passati, per esempio per rifinanziare parte della nuova scuola Rodari o per risanare ulteriori buchi nel bilancio del teatro. Speriamo che quando l’assessore Ciceroni parla di “riqualificazione” del teatro abbia in mente un serio progetto strutturale e non l’ennesimo versamento riparatore.
  3. Infine, esprimiamo preoccupazione in merito alla gestione dei tempi e dei processi decisionali. Riuscirà la maggioranza a mettere da parte tutti i motivi di disaccordo in un momento così delicato? Riuscirà a concentrarsi in modo costruttivo sui lavori, facendo sì che siano tutti assegnati e conclusi entro le scadenze prefissate? Il termine per l’affidamento dei lavori è il 30 settembre 2023. Entro il 31 marzo 2024 i Comuni beneficiari dovranno aver realizzato almeno il 30% delle opere, pena la revoca totale del contributo assegnato. Il termine finale per il completamento e la certificazione dei lavori è il 31 marzo 2026.

Speriamo che la progettazione sia questa volta misurata alle capacità gestionali del Comune e della Giunta e che si riesca a garantire il rispetto delle scadenze, in modo da non sprecare nulla di questo importante finanziamento.

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