Ripartenza

Fase 2, per i Distretti Urbani del Commercio 20 milioni dalla Regione, il Pd Tradate: "Non perdiamo l'opportunità"

Per Tradate fino a 150mila euro, di cui 100mila direttamente alle imprese. I consiglieri: "Occorre un chiaro progetto di ricostruzione urbana"

Fase 2, per i Distretti Urbani del Commercio 20 milioni dalla Regione, il Pd Tradate: "Non perdiamo l'opportunità"
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Il Pd Tradate ha chiesto all'Amministrazione la convocazione in tempi rapidi di una commissione per partecipare al bando di Regione Lombardia per i Distretti Urbani del Commercio.

Distretti Urbani del Commercio, bando dalla Regione

Ventidue milioni di euro, di cui 20 divisi fra 2020 e 2021, da destinare ai Distretti Urbani del Commercio per spingere la ripresa dopo la fase più critica dell'emergenza coronavirus. Non solo imprese e fondi per i cantieri dei Comuni, Palazzo Lombardia ha messo risorse anche per sostenere il commercio danneggiato in questi mesi. Il bando prevede risorse, ovviamente sulla base di progetti, per imprese e Comuni.

Le regole

Per le imprese, i fondi potranno servire per "l'avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso, anche sfruttando le possibilità di utilizzo temporaneo consentito dalla l.r. 18/2019, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente; rilancio di attività già esistenti del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato artistico, commerciale e di servizi; adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori (protezione dei lavoratori, mantenimento delle distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione, differenziazione degli orari, ecc.); organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online, come parte accessoria di un’altra attività o come attività autonoma di servizio alle imprese, con preferenza per l’utilizzo di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale; accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni".

Per i Comuni, invece per "opere di rigenerazione, riqualificazione e adeguamento dell’area e del contesto del Distretto del Commercio, con benefici economici, ambientali e sociali (sistemazione viabilità e controllo accessi, predisposizione di strutture e attrezzature per servizi comuni, riqualificazione arredo urbano e verde, ampliamento spazi esterni per attività commerciali, ecc.); predisposizione e gestione di servizi comuni per le imprese e l’utenza (in tema di pulizia e sanificazione, controllo degli accessi, sicurezza e protezione, connettività, mobilità, commercio online, adozione di tecnologie digitali e di infrastrutture informatiche, logistica, trasporto e consegna a domicilio, servizi smart per la gestione dei rifiuti e l’economia circolare, informazione ad imprese e consumatori ecc.); stanziamenti sui bandi per le imprese aggiuntivi rispetto alla quota regionale, a carico dei Comuni o degli altri partner di progetto; azzeramento o riduzione di imposte locali, sostegno ai canoni locativi o altri incentivi per le imprese".

Il Pd Tradate: "Non perdiamo quest'occasione"

In base alle tabelle inserite nel bando, a Tradate potrebbero arrivare fino a un massimo di 150mila euro, di cui 100mila in contributi diretti alle imprese. E viste le difficoltà del commercio cittadino già forti prima dell'emergenza Covid, l'occasione è ghiotta.

"Si tratta di una bella opportunità per la città e per il commercio e per le attività produttive - spiegano i consiglieri Marco Viscardi e Mauro Prestinoni del Pd Tradate - Occorre lavorare bene ed avere un chiaro progetto di ricostruzione urbana post Covid per poter aderire al bando e portare a casa queste risorse. L'obiettivo è individuare insieme una stratega coimune per la ripresa dei servizi sul nostro territorio attraverso nuove modalità organizzative".

Per questo i due consiglieri hanno chiesto la convocazione in tempi rapidi di una commissione, sempre nell'ottica già avanzata insieme ai colleghi di minoranza durante l'emergenza di creare un progetto di ricostruzione che veda la partecipazione di tutte le forze politiche cittadine. Risposta a cui il Comune non aveva mai risposto, rimandando in una futura Commissione la mozione presentata sul tema dal consigliere Alfio Plebani di Innovazione Civica.

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