Estate

Centri estivi a Saronno, posti per il 5% dei ragazzi. Airoldi: "Ci sono soldi e spazi per fare di più"

Dal Governo in arrivo 75mila euro per i centri estivi. Il candidato: "Gli spazi ci sono, una soluzione diffusa è possibile"

Centri estivi a Saronno, posti per il 5% dei ragazzi. Airoldi: "Ci sono soldi e spazi per fare di più"
Pubblicato:

Duecentotrentacinque posti nei centri estivi a Saronno che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni. Ma, come fa notare il candidato del centrosinistra Augusto Airoldi, a Saronno ci sono 5209 bambini e ragazzi che potrebbero voler accedere al servizio.

Centri estivi a Saronno, pochi posti

Anche a Saronno, in ritardo rispetto altri Comuni e a quanto permesso dalle normative, ci si prepara ai centri estivi di quest'estate segnata dal coronavirus. Centri estivi che, spiegavano alcuni giorni fa dall'Amministrazione, conteranno 235 posti per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni salvo l'intervento di privati che potrebbe permettere di incrementare i numeri. Le difficoltà maggiori riguardano, come ormai noto, il rispetto dei protocolli previsti da Stato e Regione: rapporti numerici fra educatori e bambini, distanze di sicurezza da tenere, attività consentite e vietate. Difficoltà che oltre a limitare i posti a disposizione hanno portato maggiori oneri e quindi costi in capo alle famiglie.

Airoldi: "Gli spazi ci sono"

Secondo il candidato del centrosinistra Augusto Airoldi però si sarebbe potuto fare di più. Soldi e spazi non sarebbero un problema a Saronno mentre lo è il ridottissimo numero di posti a disposizione per i bambini:

"Dice l’Istat che a Saronno ci sono 5209 bambini/e e ragazzi/e in età compresa tra 0 e 14 anni - fa notare Airoldi - Una sproporzione evidente tra potenziale domanda e offerta! Dettata, secondo gli amministratori, dalla necessità di rispettare le linee guida anti contagio che richiedono spazi molto ampi, un numero elevato di operatori professionali e costose misure di protezione. Ma è veramente così? Dalle scuole con i loro cortili alle palestre, dalla piscina al Palaexbo, dagli impianti sportivi a tutti gli oratori e alle strutture della Comunità pastorale messe a disposizione del Comune dal parroco, don Armando Cattaneo. No, a Saronno le strutture non mancano. E un campus estivo diffuso (che Airoldi aveva già proposto alcune settimane fa, ndr) è tutto tranne che impossibile".

E anche i fondi non mancherebbero

Un problema potrebbe essere quindi quello dei costi. Da questo fronte, diversi Comuni hanno deciso di impegnare risorse anche ingenti, attingendo persino dal proprio avanzo pur di ridurre sensibilmente i costi per le famiglie: a Morazzone ad esempio il Comune ha messo 80mila euro per abbassare le quote di iscrizione.

"Sarà allora un problema di bilancio comunale in sofferenza per le conseguenze del lockdown? - si chiede Airoldi - Potrebbe sembrare, visto che nella nostra città il costo medio di una giornata di campus estivo è circa il doppio di quanto pagano le famiglie milanesi. Ma la realtà è diversa: l’Amministrazione saronnese sta per ricevere dal Governo altri 75.000 euro, questa volta specificamente destinati alle attività dei centri estivi e alla copertura dei costi aggiuntivi causati dal Covid".

Senza dimenticare poi i fondi recuperati grazie alla contestata rinegoziazione dei mutui in essere che ha portato 410mila euro in più nelle casse comunali per il 2020 che, spiegava allora la Lega, "per i servizi ai cittadini".

"Non rimarrebbe che l’incapacità progettuale e organizzativa dell’Amministrazione - attacca Airoldi -  Alla quale, mi auguro, sappia porre rapido rimedio. Perché avere risorse e non sapere come spenderle è molto peggio che sapere come spenderle, ma non averle. E a volte costringe ad inventare che i bisogni non ci sono più, come avvenuto per gli aiuti alimentari. Ma di questo parleremo un’altra volta. I servizi estivi che vediamo oggi a Saronno non sono quelli che desidero per le nostre bambine e per i nostri bambini. Perché penso che il diritto alla socialità, al gioco in un ambiente protetto e sulla base di un progetto educativo, alla fruizione di spazi sicuri e pensati per loro, con personale professionalmente adeguato e nel rispetto delle linee guida anti contagio, debba essere assicurato ai nostri ragazzi".

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali