Influenza

Allarme vaccini a Varese: "Solo a metà dicembre e non basteranno". Under 65 mandati nel Comasco

Il consigliere Astuti dopo l'ultima comunicazione di Ats ai medici: "Da mesi sostengono che vada tutto bene, non è così".

Allarme vaccini a Varese: "Solo a metà dicembre e non basteranno". Under 65 mandati nel Comasco
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Il consigliere regionale Pd Samuele Astuti lancia l'allarme vaccini a Varese: pazienti fragili "inviati" a Como.

Allarme vaccini a Varese: poche dosi, pazienti mandati a Como

I vaccini antinfluenzali a Varese non arriveranno prima della metà di dicembre. E anche quando arriveranno, non basteranno per tutti. A lanciare l'allarme è il consigliere regionale Samuele Astuti, basandosi non su indiscrezioni e voci di corridoio ma sull'ultima comunicazione inviata da Ats Insubria ai medici di famiglia.

"E’ evidente e gravissimo il fatto che non basteranno per  tutti i pazienti indicati dalla Regione e dal Ministero della Salute come ‘soggetti da vaccinare’ - rimarca il consigliere -  e altrettanto evidente che di questo  qualcuno dovrà rendere conto".

La nota di Ats

Come riporta Astuti in un comunicato, la nota inviata ieri (martedì 24 novembre) ai medici di medicina generale precisa che, a seguito di un ritardo nella consegna delle dosi, il vaccino, il Fluad trivalente, sarà disponibile solo nella seconda settimana di dicembre e solo in 31810 dosi, numero che, scrive l’Ats stessa,  non basterà a coprire il fabbisogno stimato.

Pazienti fragili under 65 inviati nel Comasco

"Le dosi, sia pure in ritardo, saranno destinate  - afferma Astuti - a completare la campagna antinfluenzale degli over 65 ma per gli altri pazienti fragili non basteranno.  La nota dell’Ats ai medici di medicina generale traccia linee chiare: i cittadini con patologie croniche  di età inferiore ai 65 anni dovranno essere rinviati ai centri vaccinali dell’Asst Lariana. I cittadini in salute, di età compresa tra i 60 e i 64 anni, potranno essere vaccinati solo dopo aver terminato le vaccinazioni degli over 65. I famigliari sani di pazienti fragili non si prevede siano vaccinati a carico del servizio sanitario regionale e  così pure  le categorie solitamente considerate a rischio, come insegnanti e  operatori di  sportelli pubblici".

 

Gallera e Fontana nel mirino

Indicazioni e comunicazione di Ats che stonano, e non poco, con le rassicurazioni ribadite sin da quest'estate e anche nelle ultime settimane sull'infondatezza di un' "emergenza vaccini" in Lombardia, nonostante i continui bandi di gara per reperire nuove dosi e i rinvii che hanno costretto molti medici a rimandare le somministrazioni ai propri pazienti.

"E' la conferma – conclude Astuti - di quanto denunciamo da mesi. Aver continuato a sostenere che sui vaccini andava tutto bene, anziché chiedere aiuto alle altre Regioni è un atto da veri irresponsabili. E di questo non mancheremo di chiedere conto all’assessore alla Sanità e al presidente di Regione Lombardia".

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