Villa truffini-Tradate

Tradate, vaccinazioni annullate. Lo sfogo di un medico: "Pezzi grossi di Regione, venite a guardare dritti negli occhi i pazienti"

Cancellati gli appuntamenti in programma in villa Truffini. Uno dei dottori tradatesi: "Vengano qui dalla Regione, così estraiamo a sorte chi vaccinare"

Tradate, vaccinazioni annullate. Lo sfogo di un medico: "Pezzi grossi di Regione, venite a guardare dritti negli occhi i pazienti"
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Vaccinazioni, annullate in villa Truffini: le dosi arriveranno sono a metà dicembre ma non  saranno sufficienti: quindi gli under 65 e le categorie più a rischio  potrebbero rimanere senza. Pazienti e medici si ribellano: scatta la polemica.

Vaccinazioni annullate in villa Truffini, mancano le dosi

Secondo turno di vaccinazioni in Villa Truffini annullato. Nonostante le rassicurazioni da parte dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, puntualmente rilanciate dai consiglieri della maggioranza in Regione (qualcuno era arrivato a parlare di dosi centellinate per evitare problemi agli accessi), i vaccini antinfluenzali continuano a mancare. E, cosa ancor più grave, quando arriveranno non saranno sufficienti a coprire il fabbisogno che la stessa Regione si era indicata nel Piano Vaccinale presentato a inizio ottobre. Un pasticcio continuo, fatto di bandi in urgenza e continui rinvii, messo nero su bianco nell’ultima comunicazione di Ats Insubria ai medici di base, costretti ad annullare gli appuntamenti dati (e già rinviati) ai propri pazienti.

I vaccini non ci saranno per tutti

Ma non si tratta solo di attendere altre tre settimane: per alcuni, e non pochi, il vaccino non arriverà, salvo procurarselo pagando per via privata.

"Si precisa fin d’ora – si legge nella comunicazione di Ats – che questi quantitativi (quelli che saranno consegnati dalla seconda settimana di dicembre, ndr) non potranno soddisfare il fabbisogno iniziale precedentemente indicato".

Tradotto: per gli over 65 le dosi ci sono, per gli altri no. In particolare, gli under 65 in condizioni di fragilità clinica dovuta ad altre patologie dovranno rivolgersi ai Centri Vaccinali dell’Asst Sette Laghi, i pazienti fra i 60 e i 64 anni (inseriti per l’emergenza Covid dal Ministero tra le categorie da vaccinare) dovranno attendere la fine della campagna vaccinale mentre per i famigliari dei pazienti fragili e le categorie considerate a rischio come insegnanti, lavoratori delle Poste e similari, in passato sempre inclusi nella campagna, se vorranno vaccinarsi dovranno arrangiarsi.

"E’ la conferma – aveva commentato nei giorni scorsi il consigliere regionale Samuele Astuti, che da giugno denuncia i ritardi di Regione nell’approvvigionamento – di quanto denunciamo da mesi. Aver continuato a sostenere che sui vaccini andava tutto bene, anziché chiedere aiuto alle altre Regioni è un atto da veri irresponsabili. Qualcuno dovrà rendere conto".

La rabbia di medici e pazienti

Una notizia che ha subito riacceso la rabbia dei pazienti che da ottobre attendono la somministrazione e dei medici che da ottobre si ritrovano costretti a fare da "parafulmini" delle difficoltà, sempre puntualmente smentite, della Regione. Medici che come scrive su Facebook uno dei dottori del centro medico tradatese si sono sempre mossi per tempo già da luglio con la comunicazione dei quantitativi necessari:

"Vorrei invitare i pezzi grossi di Regione Lombardia che hanno pianificato questa vergognosa campagna vaccinale a recarsi nel mio ambulatorio intorno a metà dicembre – scrive – così insieme estrarremo a sorte se vaccinare un over65 cardiopatico o invece uno oncologico, oppure magari uno asmatico. (...) Veniteci voi a guardare dritti negli occhi i pazienti che ripongono in voi la fiducia e dirgli 'sono spiacente ripassa tra un anno, ho finito i vaccini'".

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