Situazione nelle RSA sempre più drammatica
Continuano i decessi nelle case di riposo, servono contromisure e servono subito
Coronavirus, la situazione nelle RSA fa preoccupare non solo Uneba, l'associazione di categoria delle case di riposo ma anche la politica. Il consigliere regionale Pd Samuele Astuti: "Bisogna fermare subito il contagio".
Coronavirus, RSA a rischio
"Se il virus entra qui è una tragedia". Lo dicevano un mese fa i responsabili delle RSA del Distretto di Tradate, spiegando il perchè della decisione di chiudere le loro strutture alle visite. L'obbiettivo era quello di isolare il più possibile i loro ospiti dall'esterno dato che questi per la maggior parte oltre ad essere molto anziano hanno anche diverse patologie che li metterebbero ancora più a rischio in caso di infezione.
Meno di un mese dopo, però, il virus è entrato nelle RSA, e non solo nel tradatese, mietendo le prime vittime. . E ora i parenti degli ospiti ma anche il personale e l'Uneba hanno paura. E l'associazione di categoria punta il dito contro la Regione.
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Nessuna direttiva e scelte pericolose
Qualche giorno fa il Presidente Attilio Fontana rispondeva che le informazioni e indicazioni alle RSA erano state tempestive e immediate. Ma non è così, e sempre i responsabili delle strutture del Tradatese lamentavano ad esempio quando brancolassero nel buio prendendo ciascuno scelte in maniera non omogenea con le altre RSA. Così è entrato il coronavirus, tra direttive assenti, mascherine e guanti mancanti e scelte folli, su tutte quella di utilizzare le RSA per il ricovero di pazienti Covid-19 deliberata nei primi di marzo:
"C'è chi ha accettato e poi si è pentito - spiegava Luca Degani, presidente Uneba Lombardia - Non ci hanno dato i dispositivi di protezione ma volevano darci i malati...".
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Astuti: "Ora bisogna correre ai ripari"
Anche la politica da tempo chiedeva maggiore attenzione verso le case di riposo, senza ottenere risposte concrete dalla Regione.
"Ora la situazione è drammatica e bisogna al più presto correre ai ripari, come chiedono all’unisono sia i sindacati, sia l’associazione delle RSA, Uneba - interviene il consigliere regionale Pd Samuele Astuti - Il contagio nelle case di riposo e anche nei centri residenziali per disabili va fermato subito con una campagna straordinaria di tamponi a tutti gli ospiti, al personale sociosanitario e a tutto il personale che opera all’interno delle strutture. Ma c’è un secondo problema: tante RSA e RSD si trovano senza personale, che è a casa malato, ma non possono avere accesso alle graduatorie regionali per medici e infermieri approntate nel corso dell’emergenza. Avanti così e nelle case di riposo bisognerà mandare l’esercito. La Regione permetta a RSA e RSD di accedere alle graduatorie e di sostituire medici e infermieri in malattia".