Limitazioni

Le RSA del Distretto di Tradate chiudono alle visite: "Qui il rischio è massimo"

Stop agli accessi di persone esterne nelle strutture di ricovero per l'emergenza coronavirus.

Le RSA del Distretto di Tradate chiudono alle visite: "Qui il rischio è massimo"
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In ottemperanza al decreto del 4 marzo per l'emergenza coronavirus e alle indicazioni di Ats Insubria, le RSA del Distretto di Tradate chiudono alle visite e i centri diurni.

Stop alle visite nelle RSA

"Non è facile, lo capiamo ma bisogna capire che è necessario per la tutela di tuti i nostri ospiti". Così stamattina i responsabili delle RSA del Distretto di Tradate Fondazione Velini, Pineta, San Giacomo (Vedano Olona) e Poretti Magnani (Vedano Olona) hanno annunciato la chiusura totale alle visite dei parenti degli anziani da loro ricoverati, in applicazione delle direttive date dalle autorità sanitarie. Resteranno possibili, con tutte le precauzioni del caso, solo nel caso di estrema emergenza e su autorizzazione dell'autorità.

"Qui il rischio è massimo"

Una comunicazione corale, dopo due settimane in cui le RSA del territorio, e non solo quelle del Distretto di Tradate, avevano adottato limitazioni diverse, tra chi aveva ridotto gli orari di visita e chi aveva imposto l'uso di mascherine.

"Molti parenti si sono rivolti a noi chiedendo di poter far visita anche per pochi minuti - spiegano i responsabili - però non è possibile. All'interno delle strutture i pazienti sono a massimo rischio in caso di contagio. E' un provvedimento forte ma necessario per la loro tutela".

Alla Fondazione Velini, ad esempio, tutti e 43 gli ospiti sono multipatologici. Se il virus riuscisse a "entrare", le conseguenze potrebbero essere tragiche. Per il distretto, il provvedimento riguarderà le famiglie di 279 anziani ricoverati nelle RSA. Per lo stesso motivo, anche i centri diurni delle RSA sono stati sospesi.

"Noi ci stiamo attrezzando - spiegano dalla RSA San Giacomo di Vedano - Perchè lo stop alle visite è un problema anche per gli ospiti che, magari non comprendendo appieno la gravità della situazione, rischiano di sentirsi abbandonati dai propri cari. Non è così, e stiamo attivando tutti i canali di comunicazione possibile, come videochat e Skype, per far sì che anche se a distanza possano mantenere i contatti e passare del tempo insieme".

Si attendono istruzioni

Lo stop, salvo nuove decisioni degli organi competenti, durerà fino al 3 aprile. Ma intanto le strutture stanno ancora aspettando direttive e forniture. "Non sappiamo come comportarci con eventuali nuovi ingressi - spiegano - perchè i protocolli per i tamponi permettono l'esame solo a chi presenta sintomi. Una soluzione potrebbe essere una sorta di quarantena ma non possiamo deciderla noi".

Grande prova di tutto il personale

Tutti i responsabili e il vicesindaco con delega ai Servizi Sociali Franco Accordino, che li ha riuniti stamattina, hanno comunque voluto dedicare delle parole al personale di servizio delle RSA:

"Tutti oggi ringraziano i medici e gli infermieri, ed è sacrosanto perchè sono in trincea per far fronte al contagio. Senza nulla togliere a loro però non dimentichiamoci degli Operatori Socio Sanitari che rappresentano l'ossatura che sostiene tutto il sistema dell'assistenza alla persona. I nostri dipendenti in queste difficili settimane sono stati fantastici esempi di professionalità e di impegno massimo per tutti gli ospiti".

Limitare i contatti

Accordino poi ribadisce un avviso a tutta la cittadinanza, specialmente quella con più di 65 anni:

"Gli interventi del Governo e della Regione, insieme ai loro avvertimenti, vanno in una chiara direzione. Quindi anche noi chiediamo a tutti gli over 65 di evitare il più possibile di uscire di casa. Per questo abbiamo anche sospeso il servizio AmicoBus e abbiamo attivato un altro servizio per la consegna a domicilio della spesa".

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