"Ha ricevuto una chiamata ed è subito corso. Merita giustizia"

Tragedia di Albizzate, parlano i due fratelli Giancarlo e Massimo Marcante, titolari della ditta dove lavora Noureddine Hannach, il marito e papà delle vittime del crollo di mercoledì.

Tragedia di Albizzate: "Noureddine deve aver giustizia"

Giancarlo e Massimo Marcante sono due fratelli che dal 2014 hanno accolto nella propria ditta Hannach Noureddine, il marito di Fauzia Taoufiq e padre di Soulaymane, 5 anni, e Yaoucut, 15 mesi, vittime della tragedia di Albizzate.

"E' un ragazzo d’oro, sempre disponibile – spiega Giancarlo – non si è mai lamentato di nulla e ha lavorato a testa bassa fin dal primo giorno. Per noi è veramente al nostro livello, più d’un collega".

Hannach è arrivato dal Marocco già con esperienza nell’ambito meccanico e nella ditta Diesel Nord di Caronno Varesino ha messo a frutto la sua voglia. Stava lavorando al fianco di Massimo quando ha ricevuto la maledetta telefonata.

"Ha ricevuto una chiamata di una donna che parlava la sua lingua d’origine. Ha lasciato tutto quello che aveva in mano ed è partito. Ha giusto lasciato la tuta, senza nemmeno fermarsi per lavarsi le mani. Da subito gli è stato detto che era crollato sulla testa un cornicione alla moglie. Ha capito la gravità del fatto ed è corso ad Albizzate".

LEGGI ANCHE: Albizzate, il paese si strige intorno alla famiglia: aperta una raccolta fondi

Hannach è tornato dai suoi colleghi giovedì sera, un modo per spiegare l’accaduto e ricevere il conforto di chi vive la sua quotidianità ora troncata dalla tragedia.

"L’importante è che abbia giustizia – commentano i due fratelli Marcante – per quanto ci sarà possibile faremo di tutto. Sia a livello economico che di supporto per il legale noi ci faremo trovare. Hannach infatti è stato sommerso di chiamate da avvocati che garantiscono la difesa gratuita ma deve diffidare da chi cerca solo visibilità".

TORNA ALLA HOME