Tradate

Bufera e maltempo, Tradate chiede lo stato di emergenza

L'accoglimento della richiesta porterebbe allo stanziamento di fondi speciali. Per ora da Stato e Regione però non c'è risposta

Bufera e maltempo, Tradate chiede lo stato di emergenza
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Mentre si avvia alla conclusione la conta dei danni subiti con la bufera e il maltempo del 25 settembre e del 2 ottobre, la Giunta di Tradate ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza e della calamità naturale.

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"Ingenti danni" all'agricoltura e alle industrie, alle proprietà pubbliche e private e allagamenti, oltre a costi non indifferenti per il ripristino: la giunta di Tradate ha approvato su proposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Morbi la richiesta a Provincia, Regione, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dell'Ambiente dello stato di emergenza e dello stato di calamità naturale dopo i due violenti eventi atmosferici del 25 settembre e del 2 ottobre.

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A caccia di risorse

Qualora la richiesta dovesse venire accolta si attiverebbe la macchina dell'emergenza con lo stanziamento dei primi fondi necessari al ripristino delle aree e alla messa in sicurezza e rinforzo. Interventi in gran parte già effettuati dal Comune che, in questo caso, verrebbero di fatto rimborsati. Al momento, non si ha alcuna risposta ufficiale da Regione e Stato, anche se gli stanziamenti contro il dissesto idrogeologico definiti ieri dalla Giunta Ragionale escludendo Tradate (8 milioni di euro per la provincia di Varese per interventi concentrati nell'Alto Varesotto) lasciano poco spazio all'ipotesi di un accoglimento.

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