Ancora armi e droga abbandonati nel bosco e trovati con il metal detector
Continuano le operazioni di pulizia nelle ex zone di spaccio del Parco delle Groane. Cattaneo: "Qui non c'è più spazio per i venditori di morte"
Nuovi ritrovamenti all'interno del Parco delle Groane: continuano le operazioni di pulizia dei 700mila metri quadrati di bosco finalmente liberato dalla presenza di pusher e dei loro clienti.
Armi e droga nel bosco: machete, pistola e mezzo etto di eroina
Tre tipi diversi di droga e una nuova pistola, oltre ad un bilancino, un tablet, due cellulari, un coltello a serramanico e l’immancabile machete: è il bilancio dell’ultima giornata di lavoro nel bosco tra le due stazione ferroviarie di Ceriano Laghetto da parte dei volontari del Gst con l’utilizzo del metal detector. Questa settimana è iniziata “col botto”, grazie al ritrovamento messo a segno nella giornata di lunedì da “Serpico”, il volontario specializzato nell’utilizzo del metal detector che da oltre 80 giorni sta passando al setaccio i circa 700mila metri quadri dell’area boschiva nel Parco delle Groane fino a qualche mese fa regno incontrastato di spacciatori e tossicodipendenti, ma oggi ormai completamente “bonificato”.
Gli ultimi ritrovamenti
Con lo strumento elettronico che rileva la presenza di metalli sotto il livello del terreno è stata ritrovata l’arma, una pistola ad aria compressa senza matricola e, nelle immediate vicinanze, un borsello contenente 3 involucri di plastica con 3 tipi diversi di sostanza stupefacente, ovvero circa 45 grammi di eroina, 17 grammi di hashish e 4 grammi di marijuana che aggiunti ai precedenti ritrovamenti portano ad un totale di circa un etto e mezzo di droga rinvenuta. Nel corso della stessa “battuta” è stato trovato anche il machete, che va ad allungare la lunghissima lista di armi da taglio portate alla luce negli ultimi 3 mesi (ben 30 in tutto, tra machete, coltelli di varie forme e dimensioni, accetta, mannaia, falce e persino una spada). Le armi da fuoco portate alla luce sono oggi in totale 6, giusto per confermare il livello di pericolosità raggiunto nel tempo da quest’area che era diventata “terra di nessuno”, fino ai recenti ripetuti blitz delle forze dell’ordine che, insieme ai continui pattugliamenti della Polizia locale e dei volontari del Gst, hanno fatto letteralmente “piazza pulita”. Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro probatorio dalla Polizia locale ed invitato alla Procura della Repubblica di Monza.
"A Ceriano non c'è più posto per i venditori di morte"
"Aggiungiamo un nuovo importante tassello alla nostra continua battaglia contro lo spaccio di droga nei boschi di Ceriano -commenta l’Assessore alla Sicurezza, Dante Cattaneo - Il messaggio che deve arrivare forte e chiaro a questi venditori di morte è che a Ceriano non c’è più posto per loro e che noi continueremo sempre a dar loro la caccia e a privarli di tutti gli strumenti utilizzati per gestire i loro sporchi affari. Per questa gentaglia Ceriano Laghetto è off limits e i nostri boschi tornano a disposizione dei cittadini che vogliono riappropriarsi di questi angoli meravigliosi".