Covid in Lombardia, terza settimana di diminuzione dei contagi: nuovi casi dimezzati in 2 settimane
Tutti gli indicatori, regionali e provinciali, confermano che le curve di contagi e ricoveri sono ormai in fase discendente. Solo i decessi purtroppo continuano a crescere
Com'è l'andamento dei contagi in Lombardia? Per la terza settimana, il numero di nuovi positivi scende con forza, e così anche quello dei ricoveri. Il dettaglio della situazione nei grafici elaborati dal consigliere regionale Pd Samuele Astuti
Covid in Lombardia, l'andamento dei nuovi casi
Un trend discendente ormai consolidato. E' quanto si nota subito guardando i grafici dei nuovi casi sia giornalieri sia settimanali. Guardando lo "storico", si nota come il picco di aumenti si sia verificato nella settimana dell'11 novembre, quando vennero individuati 60.475 nuovi casi. Un numero diminuito di settimana in settimana con sempre maggior forza, passando da quel numero a 56.323 nella settimana del 18 novembre, a 46.969 in quella del 25 novembre fino ai 28.306 di quella appena conclusa, praticamente dimezzando il dato complessivo di due settimane fa. Andamento discendente anche in considerazione di un calo del numero totale dei tamponi processati, calato però proporzionalmente di meno.
Nella gallery i grafici sui nuovi casi in Lombardia:
Ricoveri "negativi": si liberano posti letto
Andamento che fa ben sperare anche quello registrato negli ospedali, con la seconda settimana di aumento "negativo" dei posti letti nei reparti Covid e la prima nelle terapie intensive. Nell'ultima settimana il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva porta infatti il segno "meno", -87. Ancora più forte la diminuzione nei reparti Covid non intensivi dove si è passati dal +1.416 di tre settimane fa a un primo -209 della scorsa settimana e al -892 di quella appena conclusa.
Nella gallery i grafici sui ricoveri e la situazione delle persone positive:
Decessi ancora in crescita
L'ultimo dato, quello più doloroso, è invece ancora in crescita. Come noto, questo è quello che racconta situazioni cliniche temporalmente più "vecchie" rispetto i ricoveri e i nuovi casi, ed è quindi quello che richiede più tempo per instradarsi sul trend discendente degli altri dati. Nell'ultima settimana, in Lombardia sono decedute 1.274 persone risultate positive al coronavirus, contro le 1.155 della settimana precedente e le 1.127 di quella ancora prima. Una crescita leggera, meno forte di quella del mese precedente dove si era passati dai 33 decessi della settimana del 14 ottobre ai 1.127 di un mese dopo.
Nella gallery i grafici sui decessi:
L'andamento a Como e Varese
Il trend discendente analizzando i dati settimanali è finalmente evidente e confermato anche nelle province di Varese e Como, tra le più colpite della seconda ondata con Monza e Milano. Una settimana fa, Ats Insubria parlava di un primo accenno di discesa che ormai risulta consolidato.
A Como dai +5162 casi settimanali di un mese fa si è passati a +4.662, poi +4.210 e nell'ultima settimana a +2.986 nuovi casi.
A Varese, la discesa è iniziata dopo. Nello stesso arco di tempo di Como, i nuovi casi settimanali sono stati +8.104, +8.634, +6.197 e nell'ultima +3.625.
I grafici delle due province:
Il commento di Astuti
"Nell'ultima settimana sono stati comunicati circa 240mila tamponi, meno di quasi il 20% del massimo raggiunto tre settimane fa - rileva il consigliere Samuele Astuti - La percentuale dei casi positivi sul numero di tamponi efficaci (positivi + negativi) scende al 28% e anche la percentuale di tamponi positivi per le persone 'nuove' sottoposte al test si riduce al 34%. Anche se in calo, questi valori sono comunque molto alti: la situazione è ancora praticamente fuori controllo e non si riescono ad effettuare tutti i tamponi che sarebbero necessari per un corretto controllo del contagio sul territorio. Il trend a livello regionale è discendente ma non va abbassata la guardia e bisogna prepararsi ad una eventuale terza ondata. Per farlo si deve potenziare il tracciamento dei contatti dei positivi, allineare le USCA alle direttive governative che ne prevedono una ogni 50.000 abitanti, predisporre un piano di medicina territoriale efficiente e portare a regime i Covid Hotel per permettere un isolamento efficace dei casi positivi che non possono auto isolarsi nella propria abitazione. Queste azioni vanno intraprese subito perché devono essere pronte qualora i numeri dovessero tornare a salire".