Migliaia in festa e 400 in corsa per ricordare Eleonora
Quasi 150 volontari al lavoro per tre giorni di festa e sostegno alla ricerca e alla cura dei tumori pediatrici: anche quest'anno, Vivere a Colori e Tradate hanno "acceso la vita"
Sconfitta la minaccia del maltempo, anche quest'anno la tre giorni di Vivere a Colori "Accendi la vita" a Tradate è stata un successo.
Accendi la vita: tre giorni per Eleonora
Due giorni di musica, una domenica di sport e motori: una formula vincente, anche quest'anno, quella di "Accendi la Vita", la festa organizzata dall'associazione Vivere a Colori per ricordare Eleonora Cocchia, la 17enne tradatese scomparsa nel 2017 a causa di un raro tumore pediatrico, il Glioma Pontino Intinseco Diffuso (DIPG).
Ad aprire le danze venerdì il concorso Miss Blumare e dalle 21 la musica con Dj Set di Master Max e schiuma party. Sabato altro grande appuntamento con la musica con la miglior cover band degli U2 al mondo, gli Achtung Babies, e pubblico arrivato fin da fuori regione per sentirli e cantare con loro.
La domenica, come ormai da tradizione, il Trofeo podistico Eleonora Cocchia Città di Tradate, giunto alla sua quinta edizione, che ha visto oltre 400 partecipanti fra la 5km e la 10km.
Tre giorni per aiutare chi cura e chi lotta
Dietro i giorni di festa, dietro i concerti e le corse, c'è lo scopo di Accendi la Vita, e lo scopo di Vivere a Colori: raccogliere fondi per il reparto di oncologia pediatrica dell'Istituto Tumori di Milano, per chi fa ricerca sui tumori pediatrici e per chi contro quei tumori ci combatte.
"Chiamare questa tre giorni Accendi la Vita non è stata una scelta a caso - spiega Nadia Rossin, mamma di Eleonora e fondatrice insieme al marito di Vivere a Colori - Perchè questo evento serve sì a far festa e stare assieme, ma serve soprattutto ad aiutare i bambini e i ragazzi malati di tumore e seguiti dall’istituto Oncologico Pediatrico di Milano, e ad aiutare chi fa ricerca cercando cure contro quelle forme rare e tremende come il DIPG, il Glioma pontino intrinseco diffuso che ha colpito la nostra Ele. Ad aiutarli e a dare loro voce, cercando di abbattere quel muro, anche con le istituzioni, sull'oncologia pediatrica".
Un esercito di volontari
Tante persone tra concerti e tavoli, tante in maglia arancione a lavorare per la festa: ben 148 volontari, instancabili, fianco a fianco, da tante associazioni diverse, più quelli della Protezione Civile.
"Sono stati tutti semplicemente fantastici - ringrazia Rossin - Quasi 150 angeli di tante associazioni e di ogni età, con moltissimi giovani, che per mesi hanno lavorato in grande sintonia fino alla fine, e oltre, di Accendi la Vita. Sono unici, siamo ormai una grande famiglia che ogni anno cresce sempre di più".