Tradate, polemica sui contributi per i centri estivi, Partecipare Sempre: "Irrisori"
Massimo 80 euro, non per tutti e una tantum: l'opposizione ritiene troppo bassi i contributi decisi dalla Giunta chiedendone l'incremento

Lunedì in consiglio comunale tra i 12 punti all'ordine del giorno anche un'interrogazione del gruppo di Partecipare Sempre sui contributi per i centri estivi decisi dall'Amministrazione di Tradate.
Contributi per i centri estivi, interrogazione in consiglio
"Contributi irrisori". Come se già non fossero circondati da malumori e polemica, i centri estivi di Tradate (o meglio, il loro costo) sarà oggetto di discussione anche nel prossimo consiglio comunale in programma per lunedì sera. Costi già alti rispetto ai Comuni del circondario, tra i quali realtà come Morazzone in cui l'Amministrazione era intervenuta da subito con un importante contributo di 80mila euro per l'abbassamento delle rette fino a 60 euro per i residenti e 110 per i non residenti. A Tradate invece costi ben diversi, superiori ai 1000 euro per due mesi di frequenza.
Il contributo del Comune
A metà giugno, il Comune era intervenuto con un contributo diretto alle famiglie per l'abbassamento dei costi. Contributo rivolto però solo a quelle con ISEE inferiore a 26.000 euro e che non hanno beneficiato del Bonus Baby Sitter dell'Inps o del voucher erogato dall'Ufficio di Piano per i centri estivi. Contributo che va da un minimo di 50 euro a un massimo di 80 una tantum, sia per chi ha iscritto il proprio figlio per una settimana sia per chi lo ha iscritto per tutta l'estate.
"Cifra irrisoria"
Contributo però che visto appunto quanto messo in campo da altri Comuni in fase iniziale per abbassare da subito le rette a tutte le famiglie, ha sollevato non poche perplessità e malcontento, che hanno portato all'interrogazione di Partecipare Sempre:
"Riteniamo che ai ragazzi nella fascia d'età 4/17 anni debbano essere oggetto di grande attenzione - spiegano - In questa situazione di emergenza, i bambini ed i ragazzi sono stati costretti a vivere forzatamente chiusi in casa e questo li ha privati della dimensione sociale fondamentale per la loro età. I centri estivi sono la risposta immediata a questo bisogno. La giunta ha emesso un bando che stabilisce criteri e contributi con importi massimi che vanno da 50 a 80 euro una tantum, finanziati con il contributo dello Stato di 36.961 euro. Ci chiediamo perchè si è deciso per un contributo così irrisorio, e sulla possibilità di mettere a disposizione fondi comunali per aumentarlo".