Striscioni di CasaPound a Varese e Busto a sostegno del nucleare
Il movimento: "In Italia abbiamo mezzi e possibilità per un programma energetico basato sul nucleare"
L'emergenza climatica e il surriscaldamento globale che non vedono freni da una parte, i prezzi impazziti di gas ed energia che minacciano i portafogli delle famiglie dall'altro: in Italia si torna a parlare di nucleare, e CasaPound ha manifestato il suo favore con una serie di striscioni affissi in diverse città italiane tra cui Varese e Busto Arsizio.
CasaPound per l' "Italia potenza nucleare"
"Italia potenza nucleare". Questo il testo degli striscioni apparsi in decine di città italiane a firma di CasaPound Italia. L’obiettivo, spingere sul possibile ritorno a un programma di indipendenza energetica fondato sul nucleare, una via che negli ultimi mesi sta tornando ad essere ventilata come possibilità per ridurre il caro energia dovuto alla dipendenza dalle fonti fossili straniere e alla discontinuità di quelle rinnovabili oggi presenti e allo stesso tempo sostenere la transizione ecologica necessaria ad arrestare l'emergenza climatica.
Il nucleare infatti permetterebbe di produrre energia elettrica stabilmente, indipendentemente dalle condizioni meteo, senza emissioni di CO2 nell'atmosfera.
Una strada tra l'altro di cui si discute anche a livello europeo, dove sulla base di recenti studi si sta valutando l'inserimento dell'atomo tra le fonti di energia sostenibili per l'ambiente e da sostenere con le risorse comunitarie.
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"Per quanto ancora vogliamo dipendere dagli altri?"
“Nonostante i due precedenti referendum in Italia si sta risvegliando una coscienza critica sul tema energetico anche e soprattutto a livello politico – si legge in una nota diffusa dal movimento – L’aumento del costo dell’energia, che ricade sulle famiglie, non può non portare a una revisione dei programmi nazionali in tema di nucleare che, come dimostrano più studi tecnici, è sicuro, conveniente e pulito. In Italia abbiamo i mezzi e le possibilità per realizzare un programma energetico fondato sul nucleare: i nostri scienziati e i nostri ricercatori sono figure di spicco nel panorama internazionale e aziende come la stessa Enel già sono attive nell’ambito. Serve un governo che abbia la volontà di informare con attenzione i cittadini e mettere in campo un progetto reale e concreto. Per quanto ancora vogliamo dipendere da altri a livello energetico, pagando a caro prezzo questa poco lungimirante scelta?”