Sigilli al parchetto di via Da Vinci, Riva e Banfi: "Saronno città chiusa"
A pochi giorni dall'ordinanza però gran parte dell'area risulta utilizzabile, e senza alcun segno di scasso
I due consiglieri comunali Francesco Banfi e Paolo Riva criticano l'ultima ordinanza firmata dal sindaco Alessandro fagioli che chiude ogni accesso e utilizzo al parchetto di via Da Vinci, fino a un prossimo e indefinito intervento comunale.
Parchetto di via Da Vinci: la vita post Covid riparte, il Comune chiude
Prima aperto ma abbandonato a se stesso e ai vandali, poi ripulito dai Telos che vi avevano già annunciato due cineforum e chiuso dal Comune perchè sede di assembramenti, vandalismi e schiamazzi e impossibile da controllare a causa delle siepi. E fino a data da destinarsi, o meglio fino a quando il Comune stesso non interverrà con manutenzioni ai giochi, alle siepi (per facilitarne il controllo) e per la riqualificazione. Insomma, non certo per poco tempo.
Anni di lamentele
Come ricordano in un comunicato i consiglieri Francesco Banfi e Paolo Riva, che quell'area fosse di gestione "problematica" non è una novità: "Si hanno da diversi anni problemi dovuti a frequentazioni, maleducazione, manutenzione carente, gestione delle aree pubbliche oltre la loro configurazione e posizione urbanistica - ricordano - Ci riferiamo all'area dello skate park, al campetto da basket e relativi spogliatoi, al corridoio per arrivarci".
"Una trabordante novità è però arrivata! Il sindaco Fagioli ha finalmente risposto agli appelli dei cittadini trovando la soluzione tanto attesa che propone alla città: chiudiamo tutto. Sembra assurdo, ma davvero questo è l'intervento dell'amministrazione".
"Non è una soluzione, si deve investire"
Secondo i due consiglieri di minoranza, chiudere non è la soluzione. Specie se quella situazione di abbandono è stata sotto gli occhi di tutti, e nelle lamentele dei residenti, per anni.
"Si dovrebbe investire nelle manutenzioni delle strutture creando anche reti di persone e associazioni che diano continuità nell'utilizzo secondo le regole del buon senso e dell'educazione - aggiungono - Si dovrebbe anche trattare tempestivamente i problemi riconducibili alla sfera dell'ordine pubbliche. Poi certo: è più comodo chiudere tutto. Saronno, una città chiusa: inutile investire in essa, inutile avere negozi o fornire servizi. Non possiamo far altro che essere contrari a questa visione da para occhi".
Chiuso tutto davvero?
Sempre Banfi però stamattina, sabato 13 giugno, fa notare come alla fine di chiuso ci sia ben poco in via Da Vinci:
"Le grate chiudono i campetti da basket e gli spogliatoi mentre delimitano unicamente la pavimentazione antitrauma rovinata lasciano così fruibile il gioco rotto - riferisce in un post su Facebook - Il cancello pedonale dello skate park è invece aperto senza segni di scasso. In pratica è come se l'ordinanza fosse agente unicamente sul campo da basket e spogliatoi...che sono area di cantiere inglobati nel progetto di via Sampietro. Per tutto il resto l'ordinanza è come se non ci fosse. Ricapitolando:
- ordinanza per non fare pagare i parcheggi: chi ha in gestione i parcheggi se ne infischia
- ordinanza per chiudere i parchi: chi deve chiuderli se ne infischia
- provvedimenti presi di fronte a ciò: zero
E' cronaca o stiamo leggendo Sturmtruppen?"