Dl Rilancio

Si salva Alitalia, si abbandona Malpensa: rabbia dalla Lega

Bocciati i due emendamenti. Bianchi, Tovaglieri e Tarantino: "Nessuno spazio per Malpensa in un decreto che stanzia tre miliardi e mezzo per Alitalia"

Si salva Alitalia, si abbandona Malpensa: rabbia dalla Lega
Pubblicato:

Sono stati respinti gli emendamenti della Lega al Decreto Rilancio che chiedevano risorse per le infrastrutture necessarie a rilanciare l'aeroporto di Malpensa e l'attivazione di una Zona Logistica Semplificata intorno allo scalo. Bianchi: "Si salva Alitalia con tre miliardi e mezzo, non un euro per un investimento che si ripaga da solo".

Sì ad Alitalia, no a Malpensa: "Uno schiaffo dal governo giallorosso"

L'europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri e il collega di partito deputato Matteo Bianchi contro il Governo dopo l'ultimo "schiaffo a Malpensa" in occasione del voto sugli emendamenti al Decreto Rilancio. Entrambe bocciate le proposte di modifica avanzate dalla Lega che chiedevano investimenti e interventi per il rilancio post-emergenza dello scalo gallaratese per spingere ancor di più il Masterplan anticipato pochi giorni fa da Sea.

"Malpensa ha bisogno di ripartire con collegamenti più efficienti e meno burocrazia, ma il governo pensa solo ad Alitalia - attacca Tovaglieri, promotrice del Tavolo Malpensa con Sea e gli stakeholder del territorio, da cui erano scaturite le proposte portate dai deputati Matteo Bianchi e Leonardo Tarantino nella discussione parlamentare sul Dl Rilancio - E' scandaloso che PD e Italia Viva, che a parole e sui giornali si dicono paladini del rilancio dell'aeroporto, quando c'è da mobilitarsi concretamente nelle aule parlamentari non facciano nulla nei fatti per sostenere Malpensa".

Cosa chiedeva la Lega

Gli emendamenti, spiegano i deputati Bianchi e Tarantino, proponevano rispettivamente uno stanziamento di 30 milioni di euro (spalmati su tre anni), a valere sui Fondi di Coesione, per finanziare "lavori di miglioramento infrastrutturale e modernizzazione dell'aeroporto di Malpensa, tra cui l'ampliamento del Terminal 1", e una modifica della legge di istituzione delle ZES (Zone economiche speciali) e delle ZLS (Zone logistiche semplificate) per allargare agli aeroporti le agevolazioni previste per i porti.

"In un decreto con 3 miliardi e mezzo per Alitalia niente spazio per Malpensa"

Ma, fa notare Bianchi, "nelle mille liti tra le forze di governo, tra mance, bonus e regalie vergognose come il blocco degli sfratti, nessuno nella maggioranza ha pensato al futuro di Malpensa, il principale asset occupazionale del sud della provincia di Varese, con 40mila lavoratori tra aeroporto e indotto". Gli emendamenti, aggiunge Tarantino, "sono stati bocciati senza appello. In un decreto che stanzia quasi 3 miliardi e mezzo per salvare Alitalia, non c'è spazio per sostenere Malpensa".

Niente Zona Logistica Semplificata

Non è passata nemmeno la proposta della Zona Logistica Semplificata, che avrebbe permesso procedure semplificate per le imprese e le amministrazioni del territorio.
"Eppure si ripagherebbe da sola, portando investimenti e occupazione a Malpensa – spiega Tovaglieri – è di ieri lo studio del centro di ricerca sulla logistica e supply chain management della LIUC Business School, diretto dal professor Fabrizio Dallari, tra i massimi esperti italiani di logistica, che mostra come l'eccesso di burocrazia nel trasporto merci frena lo sviluppo della Cargo City e le potenzialità di insediamento di nuovi operatori che, parole del professor Dallari, ritengono 'più conveniente far atterrare le merci all'aeroporto di Francoforte e trasportarle via terra nel Nord Italia'. La miopia di chi ci governa rischia di avere un impatto pesantissimo sul futuro occupazionale di Malpensa".
Seguici sui nostri canali