Saronno

Saronno, Banfi: "A che servono i soldi della rinegoziazione mutui imposta dal sindaco?"

Banfi: "Zero revisione della spesa, quattro soldi da spendere per non si sa cosa a fronte di debiti futuri"

Saronno, Banfi: "A che servono i soldi della rinegoziazione mutui imposta dal sindaco?"
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La rinegoziazione dei mutui passata mercoledì in consiglio continua ad agitare la politica saronnese. E dopo Casali di @Tu@Saronno e la replica del leghista Sala, è l'ex assessore Banfi a entrare in gamba tesa.

Rinegoziazione mutui, servono soldi ma per cosa?

"Servono soldi subito per far fronte all'emergenza". Così ieri il segretario della Lega Claudio Sala aveva ribattuto a chi dall'opposizione aveva attaccato  la scelta della maggioranza e del sindaco Alessandro Fagioli che, ribaltando l'accordo preso all'unanimità in commissione, ha optato per la soluzione in grado di dare più soldi subito ma a fronte di un costo maggiore: 0,73euro  il costo pro capite per i cittadini con l'ipotesi approvata in commissione, 1,12 invece quella poi votata dalla maggioranza. La prima, in grado di fare avere alla città 214.578 euro quest'anno e 1.349.340 euro fino al 2029 a fronte di un costo complessivo di 686.622 euro, la seconda invece 410.052 quest'anno, 2.033.896 fino al 2029 a fronte di un costo di 1.062.439 euro.

Se servono soldi però, prima di fare un mutuo (o rinegoziare quelli già in essere) ci si aspetterebbe una revisione delle spese previste.

"Durante l'emergenza sanitaria non è stata rivista la spesa pubblica - fa notare Banfi -  ad esempio 160mila euro dati al teatro (determinazione 2020/70) come contributo per sostenerne i costi dovuti a specifici indirizzi dati dall'amministrazione che, a teatro chiuso e quindi impossibilitato, dovrebbero essere recuperati... ma nulla. Altre scelte hanno diminuito la liquidità dell'ente: al primo addetto stampa (determinazione 2019/1072 contratto fino al 31 dicembre 2020 per complessivi 34mila euro) ne è stato aggiunto un secondo (determinazione 2020/244) per 800 euro/mese. Addirittura Fagioli al posto di sfamare la gente ha messo da parte per non meglio noti "interventi assistenziali" 89mila euro dei 209mila euro per il sostegno alimentare (deliberazione di giunta 2020/55 e successiva ratifica mediante deliberazione del consiglio comunale 2020/13)".

Il dietrofront in consiglio

Banfi torna anche sul cambio di linea dell'Amministrazione visto in consiglio dopo l'intervento del sindaco:

"Il buon lavoro in commissione bilancio (a detta degli altri consiglieri di minoranza, non essendo io commissario) dell'assessore Vanzulli e del consigliere Borghi, entrambi leghisti, aveva strappato l'unanimità verso una linea di azione. Poi nel consiglio comunale in videochiamata ha parlato il sindaco Fagioli. Forse più che parlato è corretto dire che ha bofonchiato qualcosa: per colpa del microfono s'è capito molto poco ed il discorso è parso confuso, fatto da sospiri ansimanti intervallati da suoni gutturali che sono stati compresi, immagino visto il voto, dai soli consiglieri della Lega, complice l'assenza della consigliera di Forza Italia. Sta di fatto che, forse come diceva il consigliere Riva (UI), Fagioli per paura di non riuscire a far fronte alle spese, ha intimato al consiglio di prendere soldi freschi indebitando chi verrà. Non è mai stato detto a cosa serviranno questi soldi: il consigliere Gilardoni (PD) ha ipotizzato per fare 'campagna elettorale' mentre il consigliere Veronesi (Lega) tracciava scenari oscuri e gravissimi 'non abbiamo soldi per pagare i fornitori' subito corretto (più corretto dire sbugiardato) coralmente dall'assessore Vanzulli e dal consigliere Borghi (entrambi Lega).

Ho involontariamente provocato imbarazzo, e me ne scuso (ma forse no), prima facendo notare come fosse poco chiaro cosa volessero proporre in votazione, poi dicendo che è impossibile che l'amministrazione indirizzi il consiglio ad indirizzare l'amministrazione, quindi facendo notare come la delibera fosse incompleta... proprio non c'era scritto niente. Trenta minuti di sospensione della seduta.
Regolati i conti interni, la Lega è riapparsa per regolare i conti pubblici: zero revisione della spesa attuale, quattro soldi freschi da poter spendere subito per far non si sa cosa a fronte di debiti futuri, in consiglio l'assessore Vanzulli resta muta, il consigliere Borghi costretto a mugugnare un 'mi astengo'".

"Stato libero di bananas, uno schifo"

La conclusione di Banfi è al vetriolo: "In fondo, nello 'stato libero di bananas' il capo ordina senza giustificare e gli altri devono eseguire. Come ho detto in consiglio, trovo schifoso questo modo di fare: per questo motivo non ho partecipato alla votazione. Oltre alle ragioni delle scelte, però, mancano le visioni politiche dei 'compagni' di avventura della Lega: partiti o liste civiche che per assenze o espulsioni sono risultati assenti nel dibattito consiliare. Politicamente cosa pensano? Ad esempio la mia vecchia lista civica, Saronno al Centro, oggi fa il pesce in barile piuttosto che la mummia: stavolta senza alcun ricatto leghista, che pensate? Va bene questa rinegoziazione delle banane oppure pensate anche voi che ciò che sta avvenendo sia uno schifo?

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