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Riforma sanitaria, il "no" dei dem: "Non c'è coraggio di cambiare. Lo faremo nel 2023"

Astuti: "La maggioranza si è nascosta dietro gli slogan, i problemi rimangono tutti dalle liste d'attesa alle rete territoriale"

Riforma sanitaria, il "no" dei dem: "Non c'è coraggio di cambiare. Lo faremo nel 2023"
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“A una legge che aumenta la confusione e non risolve i problemi ormai cronici di una macchina sanitaria troppo ingarbugliata e farraginosa, dimenticandosi dei problemi reali dei cittadini lombardi e distruggendo un’attenzione alla cura storicamente lombarda, il Pd non ha potuto che votare contro”, è il commento di Samuele Astuti, consigliere regionale dem e capogruppo in Commissione Sanità, all’indomani del voto sulla riforma della sanità lombarda.

Riforma sanitaria, Astuti (Pd): "Problemi ignorati"

Dopo 16 giorni di discussione in Aula, comprese alcune notturne e una seduta domenicale, per i democratici rimane solo “un semplice aggiustamento resosi necessario per non inciampare nella censura del Governo, come richiesto da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e per poter ricevere le risorse stanziate con il Pnrr. Le uniche vere novità, ovvero case e ospedali di comunità, sono infatti mutuate da scelte fatte a livello nazionale ed europeo, non certo regionali”.

I consiglieri dem hanno raccontato la loro idea di sanità, “ma la maggioranza si è arroccata, rendendo ancora più grave e sbagliata la scelta fatta. E così le liste d’attesa, i ticket, la prevenzione, le malattie rare, le malattie mentali, i medici di famiglia, le nuove professioni sanitarie, la rete territoriale, il ruolo dei sindaci, il sociosanitario, la disabilità, la gestione degli anziani sono stati solo sfiorati, se non del tutto ignorati da questa nuova legge – conclude Astuti –. Ancora una volta la maggioranza si è nascosta dietro facili slogan, dalla libera scelta all’eccellenza lombarda, senza avere un minimo di capacità autocritica, senza una riflessione su quanto soprattutto con il Covid abbiamo sperimentato. Non c’è stato il coraggio di cambiare. Ci proveremo noi alle elezioni del 2023”.

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