Consiglio Regionale

Riforma sanitaria, il ticket sui farmaci resta: bocciato l'emendamento Pd

Il balzello che ogni anno porta 255 milioni di euro nelle casse regionali resta. Bocciata la proposta di esentare i lombardi con redditi fino a 70mila euro

Riforma sanitaria, il ticket sui farmaci resta: bocciato l'emendamento Pd
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Bocciato in sede di discussione in Consiglio Regionale sulla Riforma Sanitaria l'emendamento presentato dal Patito Democratico che chiedeva di eliminare il ticket sui farmaci che ogni anno porta nelle casse di Palazzo Lombardia 255 milioni di euro.

Niente cancellazione: il ticket sui farmaci vale 255 milioni di euro

Niente da fare: in Lombardia si continuerà a pagare tutti (tranne pensionati al minimo e disoccupati) il ticket sui farmaci. Un balzello introdotto nel 2002 dall'allora Giunta Formigoni nell'ottica della compartecipazione sanitaria e che oggi, oltre alla Lombardia, esiste solo nelle Regioni con Bilanci in rosso e, tra quelle in pareggio, in Emilia Romagna e in Umbria dove però si applica solo a chi ha redditi sopra i 100mila euro annui.

Bocciato l'emendamento Pd

Un'applicazione quindi ampissima e che stona in una Regione che non manca mai di vantare i propri bilanci in ordine. In Consiglio Regionale il gruppo Pd, conscio ovviamente che 255 milioni di euro non sono una cifra che ci si può permettere di eliminare come se nulla fosse, avevano chiesto una rimodulazione sul modello "umbro-romagnolo": esenzione completa dal ticket sui farmaci per tutti i cittadini con redditi inferiori ai 70mila euro.

"Ma la maggioranza di centrodestra, su indicazione della giunta rappresentata in Aula dalla vicepresidente Moratti, e del relatore Emanuele Monti, della Lega, ha votato contro, determinando il mantenimento del ticket così com’è", fanno sapere i dem.

"Non sono noccioline, Fontana e Moratti smettano di vessare i cittadini"

Durissimo il commento del capodelegazione in Commissione Sanità Samuele Astuti:

"Il ticket sui farmaci è rimasto un balzello che si paga solo qui in Lombardia, almeno in questa dimensione, e senza che ce ne sia alcuna ragione. Ciò detto, Fontana e Moratti si ostinano a mantenerlo, nonostante sulla sanità lombarda stiano per piovere 1,2 miliardi del PNRR. Non basta vessare i cittadini obbligandoli a fare visite ed esami a pagamento per evitare attese di mesi, Fontana e Moratti mantengono anche la tassa sui farmaci, che ormai i lombardi pagano senza più nemmeno farci caso, abituati a una Regione che sui ticket ha sempre avuto la mano pesante. 255 milioni di euro non sono noccioline".

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