Caos tamponi

"Richiamare al servizio pubblico tutto il privato per fare tamponi e vaccini"

Per il consigliere regionale Samuele Astuti non c'è altro tempo da perdere: "La Lombardia rischia un gennaio da incubo al rientro in città dei cittadini e alla riapertura delle scuole"

"Richiamare al servizio pubblico tutto il privato per fare tamponi e vaccini"
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Non basta aprire nuovi centri tamponi e potenziare di qualche linea alcuni degli esistenti per assorbire l'enorme domanda di test di queste settimane e destinata a salire visti gli alti numeri dei nuovi casi che ogni giorno si rilevano in Lombardia. Per il consigliere regionale Pd Samuele Astuti  per riprendere le redini di un tracciamento ormai completamente saltato l'unica soluzione è chiamare tutto il privato accreditato perchè esegua i test.

Caos tamponi, Astuti chiede la "precettazione" del privato

"La lotta al Covid non può essere uno sforzo solo della sanità pubblica". Il consigliere regionale dem Samuele Astuti chiede che anche il privato scenda in campo nella lotta al Covid, e in forze, per permettere alla Regione di recuperare il tracciamento perso e a tutti i lombardi di poter accedere al tampone senza più lunghe attese.

Il rischio, se non si riuscisse a invertire la rotta, è dietro la porta:

"Con il tracciamento saltato, evidente in questi giorni anche per il caos tamponi, la Lombardia rischia un gennaio da incubo al rientro in città dei cittadini e alla riapertura delle scuole".

Per evitarlo, prosegue il consigliere, "è necessario che Regione chiami tutto il privato accreditato (oggi infatti solo alcuni soggetti si sono messi a disposizione) al servizio pubblico per eseguire i test e per vaccinare il più in fretta possibile la popolazione non ancora coperta dalla terza dose o in attesa della prima, come gli under 12. La lotta al Covid non può essere uno sforzo solo della sanità pubblica. Il sistema sanitario in Lombardia infatti, come affermato dalla legge regionale, pesa già oggi per quasi il 50 per cento sul privato accreditato".

Situazione ormai più che critica

Le misure d’urgenza messe a punto dalla task force regionale, che prevede l’apertura di nuovi punti prelievo per i molecolari e categorie di priorità per l’accesso ai tamponi, "non ci porteranno fuori da questa emergenza", secondo Astuti. Le file di ore fuori dalle farmacie per accedere a un tampone, i test rapidi fai da te esauriti quasi ovunque, i medici che non riescono a prenotare un test sulla piattaforma regionale per i propri pazienti e la circolare dell’ufficio scolastico regionale che sospende le verifiche sugli alunni entrati in contatto con compagni positivi "sono la prova provata che serve uno sforzo aggiuntivo da parte di tutti, pubblico e privato".

"La cavalcata della variante omicron vista in altri Paesi europei non lascia molti dubbi sulla situazione che presumibilmente ci aspetta fra un paio di settimane - conclude il dem - Per questo è importante sfruttare la pausa delle vacanze natalizie e chiamare tutte le forze disponibili per scongiurare che gli ospedali finiscano sommersi dai pazienti".

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