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"Regione ascolti medici e infermieri di Saronno. Non c'è più spazio per il silenzio"

Il consigliere Pd Samuele Astuti: "Basta silenzi, se la Regione c'è batta un colpo"

"Regione ascolti medici e infermieri di Saronno. Non c'è più spazio per il silenzio"
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Dopo il presidio di questa mattina fuori dai cancelli dell'Ospedale di Saronno, il consigliere regionale Pd Samuele Astuti ribadisce la sua posizione: "La situazione dell'ospedale è grave".

Ospedale di Saronno, Astuti: "Le proteste del personale non cadano nel vuoto"

Regione Lombardia non lasci cadere nel vuoto le proteste del personale medico, infermieristico e sociosanitario dell’Ospedale di Saronno. E' l'appello lanciato dal consigliere regionale e capogruppo Pd in Commissione Sanità Samuele Astuti, a seguito del presidio tenutsi stamattina fuori dalla struttura sanitaria di piazza Borella.

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Una struttura che, si ricorda, serve 180mila persone su quattro province. "E' un bene da preservare - ribadisce il consigliere - non c’è più spazio per il silenzio".

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"Silenzio emblematico da Regione"

"Quella di questa mattina - sottolinea Astuti - è l’ennesima presa di posizione forte, necessaria a far prendere coscienza che la situazione dell’ospedale è grave e che è necessario intervenire in fretta. Il silenzio di Regione Lombardia, che ha più volte sostenuto di voler puntare sulla struttura, vale più di mille parole ed è la dimostrazione che la Giunta non ha mai avuto nei suoi piani l’idea di formulare un piano d’azione consono all’importanza dell’ospedale. Se il problema è la mancanza di anestesisti è compito della Regione assumerli perché, come hanno giustamente sottolineato  gli operatori della struttura  nella lettera diffusa questa mattina, sono essenziali per garantire il corretto funzionamento di molti altri reparti".

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"Non vorrei - conclude Astuti - che l’avvicendamento all’assessorato, con la sostituzione di Gallera con Moratti, rafforzi l’immobilismo della Giunta. Oggi in piazza c’erano professioniste e professionisti che ogni giorno lavorano per curare migliaia di persone che, da troppo tempo, attendono una risposta. Se c’è, e non è scontato, Regione Lombardia batta un colpo". 

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