La replica del capogruppo Lega Anelli: "Collaborazione non significa imposizione"
Continua a far discutere il voto della maggioranza per la renziana Baffi invece che per il candidato sostenuto dal 95% delle opposizioni
Dopo l'attacco dei consiglieri Pd Pietro Bussolati e Samuele Astuti e di tutte le forze d'opposizione, il capogruppo della Lega Roberto Anelli interviene sulla presidenza della Commissione d'inchiesta Covid affidata dalla maggioranza a Roberta Baffi di Italia Viva.
Commissione Covid, Anelli: "Deve essere super-partes"
Il "caso" è diventato ormai nazionale. Quel filo che potrebbe collegare la non partecipazione al voto di Giunta della Camera per il processo a Matteo Salvini sul caso Open Arms e quello compatto della maggioranza del Pirellone per affidare la presidenza della Commissione Covid alla renziana Patrizia Baffi continua a far discutere. Dalla Lega però rigettano le accuse di una "commissione addomesticata":
"Collaborazione non significa imposizione - ribatte il capogruppo Lega in consiglio Roberto Anelli - Il concetto di democrazia portato avanti da PD e M5S? O si vota quello che dicono loro oppure non va bene. E’ un’idea di confronto che non poteva avere il nostro assenso, dato che la Commissione d’Inchiesta deve essere un organismo super-partes e non uno strumento nelle mani di una parte politica".
Formalmente, lo Statuto prevede che a capo delle commissioni d'inchiesta ci sia un membro dell'opposizione, a garanzia che non vi siano conflitti d'interesse. Di prassi, quindi, sono le minoranze a indicare un nome votato dalla maggioranza. Ieri però di nomi ne sono emersi tre, tra cui quello di Jacopo Scandella, il consigliere Pd che come ricordava Bussolati aveva ottenuto il 95% nelle votazioni interne alle minoranze. Ma c'erano anche quello di Michele Usuelli (+Europa) e, appunto, Baffi.
E secondo Anelli, "considerato il fatto che ci sono stati 3 candidati alla Presidenza credo che l’opposizione, chiaramente spaccata, cerchi di far ricadere i propri problemi sulla maggioranza".
"Ricordo infine - conclude il leghista - che in Lombardia la Commissione d’Inchiesta è stata voluta fin dall’inizio anche dalla maggioranza di centrodestra, a differenza dell’Emilia Romagna dove i cosiddetti 'democratici' di centrosinistra, al governo della Regione, hanno bocciato la richiesta di istituirla".