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La bufera sulla Melzi non si placa, nuovo affondo Lega: "Prefettura faccia chiarezza e prenda provvedimenti"

La politica continua a infiammarsi sul focolaio Covid nel centro d'accoglienza

La bufera sulla Melzi non si placa, nuovo affondo Lega: "Prefettura faccia chiarezza e prenda provvedimenti"
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Il segretario della sezione tradatese della Lega Fabio Marchiori e il capogruppo Erica Antognazza replicano alle parole del centrosinistra dopo la notizia dei 24 casi positivi fra i 38 richiedenti asilo ospitati alla Melzi.

Barbara Melzi, caso sanitario e politico

A una settimana di distanza dalla conferenza stampa in cui il sindaco Giuseppe Bascialla ha dato notizia dei 24 positivi al tampone nel centro d'accoglienza alla Barbara Melzi e puntato il dito contro la gestione della Croce Rossa, la polemica continua a infiammare la politica. Nei giorni scorsi diversi gli interventi delle minoranze di centrosinistra Pd e Partecipare Sempre e quello del presidente provinciale della Croce Rossa non hanno certo placato la bufera sorta intorno alla vicenda. A intervenire, nuovamente, è la sezione del Carroccio che rivendica l'operato dell'Amministrazione Galli prima e Bascialla ora riguardo il centro d'accoglienza.

"Grave mancanza dal gestore"

Primo bersaglio è di nuovo la Croce Rossa che gestisce il centro e il mancato rispetto dell'isolamento e della quarantena dopo la conferma del primo caso:

"Chiunque riceva un provvedimento di quarantena deve rimanere a casa per il bene di tutti - commenta il segretario Marchiori -  La volontà dell'amministrazione è tutelare tutti e certamente ci sono da fare delle considerazioni sulla gestione e sull'adeguatezza delle misure di sicurezza prese per affrontare l'emergenza. E' però chiaro che all'istituto Melzi c'è stata una grave mancanza da parte del gestore che avrebbe dovuto tutelare tutti i richiedenti asilo. Fa sorridere che le opposizioni puntino il dito verso il sindaco, senza tenere conto che il non rispettare un ordinanza di quarantena non è un dispetto al sindaco ma costituisce un reato e, nel caso della Melzi, spetta alla Croce Rossa vigilare sul corretto e integrale rispetto delle leggi dello stato comprese le norme per combattere la pandemia di COVID-19".

Antognazza: "La matematica non è un'opinione"

Alle opposizioni si rivolge invece Antognazza, che risponde in particolare a Cavalotti che nei giorni scorsi aveva ricordato come la chiusura del centro d'accoglienza fosse una promessa già della precedente Amministrazione Galli, evidentemente non portata a termine.

"Appena in carica, il sindaco Dario Galli si era tempestivamente attivato con la Prefettura per riportare il rapporto tra richiedenti asilo e abitanti alle percentuali definite da Anci circolari ministeriali. Questo ha portato ad una diminuzione dei richiedenti asilo da 130 a 38 di oggi. Quindi ci si chiede come possa essere improvvisamente aumentato il numero, secondo il parer distorto di minoranze miopi, a fronte dell'evidente calo. La matematica non è mai stata un'opinione. Questo è stato un risultato significativo dell'amministrazione di centrodestra, in cui l'intervento di Galli  è stato volto nel far rispettare le direttive statali, completamente ignorate dalla precedente amministrazione di centrosinistra, che ieri aveva tanto a cuore quel centro e ora ne rinfaccia la mancata chiusura, quasi dispiaciuta. Un assurdo controsenso. L'impegno dell'amministrazione Bascialla - continua Antognazza - è quello di mantenere il rispetto di tale percentuale ministeriale. Molto attento in questa emergenza sanitaria, il sindaco Bascialla è stato sempre vigile nell'emettere tempestivamente le ordinanze di quarantena per tutti i residenti affetti dal virus, ivi inclusi i richiedenti asilo risultati positivi. Certo è che ci saremmo aspettati una maggior collaborazione e chiarezza da parte di un ente come Croce rossa".

"Chiediamo chiarezza"

"A questo punto" concludono i due consiglieri "ci aspettiamo che la prefettura faccia chiarezza su quanto accaduto nell'ultima settimane e se, come sospettiamo, ci siano state delle inadempienze da parte di Croce Rossa vengano intrapresi tutti i provvedimenti del caso, tra cui la cessazione dell'autorizzazione per la gestione del centro".

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