In Lombardia donazioni per 180milioni. Come sono stati spesi?
Le donazioni per l'Ospedale in Fiera? Non sono state usate. Ma la Regione chiede 7 milioni di rimborso a Roma
Il cuore dei lombardi durante l'emergenza non è mai mancato, così come la loro generosità: donati finora circa 180 milioni di euro agli ospedali e alle ATS. Ma sul loro utilizzo dall'opposizione in Consiglio Regionale non manca qualche dubbio.
Emergenza Covid, le donazioni in Lombardia e in provincia di Varese
Ammontano a circa 180 milioni di euro le donazioni effettuate dai cittadini lombardi agli ospedali e alle ATS della Lombardia, sia attraverso il conto correnti messi a disposizione dalla Regione (53 milioni circa), i conti correnti delle diverse ATS, ASST e IRCCS più donazioni di beni, (quasi 132 milioni). Di questi, in Provincia di Varese sono stati donati in tutto 4,238 milioni di euro, così dettagliati: all’Asst Sette Laghi 2.344.759,09 euro, all’ASST Valle Olona 1.854.826,33 euro, di cui oltre un milione in denaro e poco meno di 800mila euro in beni, all’ATS dell’Insubria 38.322,60 euro.
È quanto risulta dalle risposte date dall’assessorato al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera a un’interrogazione del Partito Democratico.
I soldi donati per l'Ospedale in Fiera non andranno all'Ospedale in Fiera (ma si chiede il rimborso allo Stato)
Partito Democratico che però solleva non pochi dubbi sull'utilizzo di queste risorse. Un esempio, l'ormai famigerato e sempre più discusso Ospedale in Fiera. Nel momento più critico dell'emergenza la risposta solidale dei lombardi era stata fortissima, con donazioni per 25 milioni di euro per quel preciso fine (tra cui quella di Silvio Berlusconi). L'ospedale poi tra modifiche progettuali, annunci, inaugurazioni ha accolto complessivamente poche decine di pazienti, non venendo utilizzato evidentemente nemmeno per alleggerire la pressione sugli ospedali più in difficoltà. Ma a chi puntava il dito contro lo spreco di denaro per la sua realizzazione, dalla Giunta Regionale la risposta era che non era stato usato un euro di fondi pubblici ma i soldi donati dai lombardi. Ora dalla risposta di Gallera si scopre che in realtà non sono stati usati nemmeno quelli: "Non essendo tali risorse necessarie – si legge nella risposta – in quanto la fondazione Fiera ha provveduto autonomamente mediante raccolta fondi propri alla realizzazione della struttura, le donazioni destinate a tale struttura verranno utilizzate, previa autorizzazione dei donatori, per ulteriori iniziative legate all’emergenza".
"Ciononostante - fanno notare dal Pd - nel piano ospedali della Regione Lombardia, contenuto in delibera della Giunta regionale n. 3264 del 16 luglio scorso, si evince che la Regione avanza richieste di rimborso al Governo anche per l’ospedale in Fiera, pari a 7 milioni di euro per l’acquisto dei macchinari".
Come saranno spesi?
Come saranno spesi allora i soldi donati dai cittadini, e non solo per l'Ospedale in Fiera? Deciderà la Giunta, e nemmeno il consiglio. Almeno, se settimana prossima verrà approvata in sede di Assestamento al Bilancio 2020 una modifica ad hoc della legge che permetterà di usare quei fondi "per fronteggiare le conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza epidemiologica da COVID-19". "Con questo passaggio - continuano i Dem - la giunta avoca a sé la gestione di queste risorse, che non entreranno nel bilancio regionale. Ad oggi non esiste un regolamento della Regione Lombardia che definisca le modalità di spesa e di rendicontazione delle donazioni liberali".
"Generosità encomiabile, chiarezza insufficiente"
"La generosità dei cittadini lombardi e varesotti durante i mesi dell’emergenza è stata davvero encomiabile – dichiara il consigliere regionale del PD Samuele Astuti -. A questa generosità non corrisponde però sufficiente chiarezza da parte della Regione, che non ha nemmeno un regolamento che dica come devono essere spese quelle risorse, in piena trasparenza. Infatti, oggi non sappiamo quante di quei fondi siano stati effettivamente spesi, ma sappiamo che la Regione intende accantonarli per usi futuri, mentre batte cassa a Roma con grande insistenza. Anche per l’Ospedale in Fiera, che ho avuto modo di visitare dieci giorni fa, la Regione chiede a Roma sette milioni di euro di rimborso per le apparecchiature, e subordina a questo la realizzazione del terzo padiglione, quello per i pazienti che non hanno bisogno, o ne sono usciti, della terapia intensiva. Perché Regione Lombardia accantona risorse che sarebbe stato importante spendere durante la fase acuta, o che andrebbero spese subito per essere pronti ad un’eventuale seconda ondata? Occorre un regolamento, e lo chiederemo la prossima settimana con un emendamento durante la discussione del bilancio".