"Il centro migranti lo aprì il Prefetto, tre anni fa l'amministrazione Galli in campagna elettorale promise che lo avrebbe chiuso"
L’ex sindaco di Tradate Laura Cavalotti: “Nessun costo per il Comune, anzi lo Stato per l'accoglienza ha erogato 50 mila euro che la mia amministrazione decise di destinare alle famiglie tradatesi bisognose e all'osservatorio astronomico".
La scoperta di 24 migranti positivi al Covid e le accuse mosse dal sindaco Bascialla e dal senatore Stefano Candiani "sull’inadeguata gestione" del centro d’accoglienza, hanno accesso un vivace dibattito in città. L’ex sindaco Laura Cavalotti fa chiarezza: "La decisione di aprirlo in città 5 anni fa fu del Prefetto per fronteggiare un’emergenza umanitaria. Ma se era semplice chiuderlo perché l’Amministrazione Galli non lo ha fatto come promesso in campagna elettorale?”.
Centro migranti: “Fu una scelta del Prefetto”
Il gruppo Partecipare sempre, rappresentato in consiglio dal consigliere Ermanna Ferrario e dall’ex sindaco Laura Cavalotti vuol far chiarezza sulla situazione del centro di accoglienza all’istituto Barbara Melzi ripercorrendone la storia dalla nascita ai giorni nostri.
“Bisogna innanzitutto ricordare che la decisione di collocare , 5 anni fa, i centri di accoglienza dei migranti (in momenti di emergenza umanitaria) spetta alla Prefettura e non al Sindaco, che tra l’altro non ha alcun potere sulla gestione. Per la provincia di Varese l’assegnazione del migranti è avvenuta in base alla legge regionale del governo Maroni".
“Se era semplice chiuderlo perché l’amministrazione di centrodestra non lo ha fatto, come promesso?”
“Nella campagna elettorale di 3 anni fa l’attuale amministrazione ne assicurava la chiusura, se fosse stato semplice perché non l’ha ancora fatto?
Nel 2017 con l’amministrazione Galli gli ospiti sono addirittura aumentati senza alcuna visita ad oggi da parte della giunta che non si é mai interessata alla situazione del centro”.
“Rivendichiamo le scelte fatte”
“Rivendichiamo le scelte fatte allora di umanitá e solidarietá di una cittá che capisce le esigenze delle persone che si trovano in situazione di emergenza, sia italiani che stranieri.
Con la presenza e il lavoro delle associazioni di volontariato e di cittadini abbiamo sostenuto i ragazzi in un processo di crescita individuale, valorizzazione personale e di integrazione e adattamento in una società diversa, per conoscere il nostro vivere condiviso. Molti ragazzi sono riusciti a costruirsi una vita autonoma, a trovare lavoro ed avere una casa in affitto, integrandosi pienamente nella nostra societá, altri sono emigrati da parenti nel Nord-Europa”, spiegano i consiglieri di Partecipare sempre.
“I ragazzi si sono integrati e impegnati in lavori socialmente utili"
"Il mantenimento degli ospiti ha rappresentato zero costi per il comune di Tradate che, in accordo con la Croce Rossa, ha impiegato i ragazzi in lavori socialmente utili come la pulizia dei parchi, delle strade e la manutenzione del verde pubblico; inoltre, grazie al taglio delle indennità di sindaco e giunta, è stato possibile pagare un’assicurazione per permettere loro di collaborare con alcune associazioni di volontariato", precisa l'ex sindaco Cavalotti.
“Per l’accoglienza lo Stato erogò 50 mila euro destinati ad aiutere le famiglie tradatesi”
"Lo Stato - continuano Ferrario e Cavalotti - ha anche erogato al Comune di Tradate per la presenza del centro accoglienza nell’anno 2017 50 mila euro che sono stati destinati ad aiuti economici alle famiglie tradatesi in difficoltà e all’Osservatorio astronomico".
Appello al sindaco: “Meno politica e più informazione”
In merito alla conferenza stampa indetta per il caso Melzi, i consiglieri Cavalotti e Ferrario si rivolgono al primo cittadino Giuseppe Bascialla: "Lo invitiamo a fare il Sindaco e meno politica, informando i cittadini su quanto avviene nella nostra città in piena emergenza sanitaria”.