Saronno

Ex Isotta di Saronno, che fine ha fatto la riqualificazione?

Obiettivo Saronno: "Amministrazione paralizzata, rischiamo di perdere ulteriore tempo e un'opportunità per la città"

Ex Isotta di Saronno, che fine ha fatto la riqualificazione?
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Con un comunicato stampa Obiettivo Saronno lamenta il silenzio e i ritardi dell'Amministrazione di Augusto Airoldi sulla riqualificazione dell'area ex Isotta Fraschini, ferma, apparentemente, al palo delle fasi burocratiche.

Di seguito la nota del gruppo

Ex Isotta, progetto e riqualificazione nel silenzio

Sono trascorsi più di due anni dalla presentazione alla città, da parte dell’allora candidato Sindaco Augusto Airoldi, del programma elettorale, in cui fra gli innumerevoli obiettivi ad oggi neanche più menzionati, balza all’occhio l’Area ex Isotta Fraschini.

Nel documento l’attuale Primo Cittadino dava “per acquisita la disponibilità del tanto atteso grande parco pubblico” che avrebbe svolto la funzione “di elemento di congiunzione tra il quartiere Matteotti e il centro città”. Nello stesso scritto si comunicava come fosse “probabile la realizzazione di un campus universitario di livello internazionale”. Inoltre si descriveva la possibilità che nell’area ci potesse essere “la localizzazione di una nuova sede del MILS (Museo delle industrie e del lavoro saronnese), una nuova sede per gli uffici comunali, un nuovo polo scolastico, un nuovo spazio per le attività dei giovani, edilizia residenziale sociale, ecc.”.

Quanto descritto è talmente condivisibile che Obiettivo Saronno per primo la inserì nelle priorità del proprio programma elettorale, con la finalità di una riqualificazione dell’Area ex Isotta Fraschini innovativa per la città, il tutto subordinato, ovviamente, ad un rapporto di collaborazione tra l’amministrazione e il privato proprietario dell’area, come impongono leggi e regolamenti.

Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per il fatto che quanto sopra descritto risale all’anno 2020 e dopo più di 24 mesi, dal punto di vista amministrativo, i fatti ci raccontano di un Sindaco che quest’estate informa la cittadinanza che “la convenzione tra l’amministrazione e il proprietario è in avanzato stato di realizzazione”, annunciando che nel mese di settembre sarebbe stata discussa in Consiglio Comunale, cosa che ad oggi non è avvenuta; di un Consigliere Comunale incaricato per le funzioni di studio e cooperazione per la rigenerazione dell’area dismessa assolutamente silente; di un Consigliere Comunale appartenente alla maggioranza che dichiara come “una priorità è senza dubbio seguire e supportare l’operazione di recupero dell’area ex Isotta in quanto il progetto elaborato di Saronno Beni Comuni ha grandi potenzialità”, senza essere evidentemente ascoltato; di un Assessore alla Rigenerazione urbana che protocolla in data 19 Settembre 2022 le proprie dimissioni poiché “non esistono più le condizioni per poter esercitare serenamente e in autonomia le funzioni delegate”, senza che sia stata presa da parte del Sindaco, a distanza di più di un mese, una decisione chiara e convincente di come portare avanti uno degli Assessorati cardine per la città.

Riteniamo tutto questo molto triste e, purtroppo, scontato quando si desidera perseverare nell’amministrare una città con una maggioranza talmente risicata da dover organizzare i pochi Consigli Comunali con il timore che possa assentarsi anche un solo Consigliere di maggioranza.

Ne consegue, indubbiamente, una gestione amministrativa paralizzata e incapace di rispondere prontamente alle esigenze dei cittadini e della città, come sta avvenendo per l’ex area Isotta Fraschini, con il rischio di perdere ulteriore tempo e un’opportunità unica per la nostra città, sempre che non vi siano altre motivazioni, per le quali l’ennesimo obiettivo inserito nel programma elettorale del Sindaco si cela dietro l’assordante silenzio dell’amministrazione. La tanto dal Sindaco decantata città “attrattiva, sostenibile, amica, dinamica, sconfinata e attrezzata” si sta rivelando uno dei fallimenti politici più eclatanti della storia di Saronno e confidiamo affinché il buon senso prevalga sulla volontà di supportare ad ogni costo una governance amministrativa ormai inconsistente, di cui i cittadini sono i primi a subirne le drammatiche conseguenze.

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