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Crisi Cislago, Fratelli d'Italia: "Responsabilità tutte del sindaco, Cartabia carnefice di se stesso"

I consiglieri di Fratelli d'Italia Lista, Fagioli e Bianco: "Troppo facile giustificare le dimissioni incolpando altri. Responsabilità è del sindaco e della compiacenza della Lega"

Crisi Cislago, Fratelli d'Italia: "Responsabilità tutte del sindaco, Cartabia carnefice di se stesso"
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(Foto d'archivio)

Nei giorni scorsi erano stati loro a sollevare il dubbio sulle dimissioni del sindaco di Cislago e l'esplosione definitiva della crisi politica a Cislago. Ora che Gianluigi Cartabia le dimissioni le ha protocollate, chiudendo l'esperienza della sua Amministrazione, i consiglieri di Fratelli d'Italia non restano in silenzio davanti alle parole del primo cittadino che di fatto imputa ad altri la responsabilità di tutta la vicenda.

Di seguito riceviamo e pubblichiamo il comunicato firmato dai consiglieri Luciano Lista, Cristiano Fagioli ed Elisa Bianco.

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Crisi Cislago, Fratelli d'Italia: "Facile ora dare la colpa ad altri"

Abbiamo letto la sobria lettera di dimissioni di Cartabia, in cui ammette le tensioni nella squadra dal primo giorno, dicendo di sè stesso, di essere stato un buon sindaco che ha saputo ascoltare i bisogni dei cislaghesi, convinto di aver saputo soddisfare le loro aspettative con un’amministrazione attenta ai loro problemi e non agli show personali, ma costretto alle dimissioni per mancanza dei numeri.

Si, quei numeri che sul finire dell’estate dichiarava di avere, dopo le innumerevoli dimissioni verificatesi a giugno e che lo avevano messo nell’angolo senza maggioranza. Troppo facile, ora, giustificare le proprie dimissioni imputando agli altri la colpa, ma del resto lo ha sempre fatto. È un tratto caratteristico della sua personalità, santificare sé stesso incolpando altri.

A giugno 2020 abbiamo assistito, inermi e attoniti, al volo degli stracci in casa Lega, con accuse di tradimento rivolte al sindaco da Marzia Campanella e conseguenti dimissioni farcite dalla distruzione plateale della tessera leghista, agli insulti nei confronti del Vicesindaco Broli durante la seduta del consiglio comunale, alle dimissioni improvvise di Melis dal consiglio, alla rinuncia di entrare in consiglio da parte del primo dei non eletti, all’ingresso in consiglio comunale di Elisa Bianco, aderendo al gruppo del sindaco, per poi, dopo appena 10 giorni, passare all’opposizione, dichiarando che i metodi usati dal sindaco leghista non erano ciò che si aspettava. Fratelli d’Italia fin dal giugno 2020, senza voler posti in Giunta, volle dare ancora una possibilità a Cartabia, dando appoggio esterno alla Giunta, con l’unica condizione di condividere ogni scelta, di confrontarsi su ogni decisione, come è normale che accada tra forze politiche attigue.

Ma ancora una volta, Cartabia e la Lega, hanno buttato tutto alle ortiche, mostrando una collaborazione apparente, solo di facciata, continuando a nascondere e lavorare nell’ombra. Attoniti osserviamo il coraggio che Cartabia continua ad avere, siamo imbarazzati dalla sua mistificazione della realtà, ma davvero il sindaco ha il coraggio di imputare ad altri la responsabilità delle sue dimissioni? Il carnefice di Cartabia è egli stesso, con la compiacenza della Lega che lo ha sempre difeso a oltranza, condividendo tutte le scelte.

Fratelli d’Italia continuerà come ha sempre fatto, nella consapevolezza di essere una forza politica ancorata ai valori della destra moderna, realistica e innovatrice, il suo percorso con metodi inclusivi, con apertura al dialogo, trasparenza e coerenza, ma soprattutto ascolto, educazione e rispetto per l’interlocutore, chiunque esso sia, anche Cartabia, a cui auguriamo un meritato riposo e ogni bene.

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