Coronavirus, Conte apre a nuove restrizioni: "Aspettiamo le richieste della Lombardia"
Il Presidente del Consiglio: "Vedo i sindaggi ma non affidiamoci a istanze e reazioni emotive"
Da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha parlato dell’emergenza Coronavirus. Ieri, martedì 10 marzo 2020, sia il Governatore Attilio Fontana che l’assessore al Welfare, Giulio Gallera avevano chiesto maggiori restrizioni per fermare il contagio. “Il Governo non ha chiara la nostra situazione”, aveva attaccato Fontana (QUI I DETTAGLI).
Conte apre a maggiori restrizioni: “Aspettiamo richieste della Lombardia”
“Ieri abbiamo fatto una videoconferenza con i Governatori del territorio. Ho dato mandato al ministro Speranza di sollecitare Fontana a formalizzare le indicazioni motivandole. Siamo in attesa di ricevere le richieste della Lombardia. Chi meglio della Lombardia per farci pervenire formali richieste. Non c’è nessuna chiusura del Governo per eventuali misure più restrittive. Siamo disponibili a seguire le richieste e l’evolversi del contagio e della curva epidemiologica, dalla Lombardia e altre regioni. I Governatori hanno presa sul territorio, le richieste nascono da istanze concrete. Come obiettivo primario vogliamo tutelare la salute dei cittadini, è prioritario. Ci sono anche altri interessi in gioco, quando ci sono restrizioni si toccano anche libertà civili, i diritti sociali, le libertà di impresa che hanno un valore costituzionale, dobbiamo procedere con attenzione. Inizio a vedere sondaggi che chiedono se gli italiani vogliono maggiori restrizioni, non affidiamoci a istanze e reazioni emotive. Dobbiamo seguire un percorso. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare”.