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Coronavirus in Lombardia, gli aggiornamenti del 10 marzo

In diretta dalla Regione per la quotidiana conferenza stampa con tutti gli ultimi dati dell'emergenza coronavirus

Coronavirus in Lombardia, gli aggiornamenti del 10 marzo
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Coronavirus in Lombardia, la diretta dalla conferenza stampa in Regione.

Coronavirus in Lombardia

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Buone notizie

Attilio Fontana:

"Dai dati ci sono delle buone notizie. Nella zona di Lodi dove c'era la zona rossa l'evoluzione si sta ribaltando e i numeri si stanno riducendo. E se numeri si riducono laddove c'era la zona rossa significa che la riduzione dei rapporti sociali e le prescrizioni che stiamo chiedendo funzionano e dobbiamo insistere".

L'incontro col Governo

"E' stata preparata una lettera sottoscritta ai sindaci e inviata al Governo e illustrata all'incontro finito pochi minuti fa. Ho percepito che ancora presso tutti non sia ben chiara la situazione che stiamo vivendo il Lombardia. Ciò detto, abbiamo insistito a che il Governo valutasse i dati che gli inviamo costantemente e altri tre aspetti fondamentali: la lettera dei sindaci, la richiesta presentata da tutti i tre sindacati principali di valutare la possibilità di misure più rigorose e la valutazioni di una serie di categoria imprenditoriali favorevoli a stringere le misure fino a una sospensione di ogni tipo di attività. E' necessario intervenire in maniera rigorosa perchè il sistema sanitario si avvicina a un momento di difficoltà e dobbiamo invertire la tendenza. Mi auguro che queste richieste del mondo Lombardia possano essere valutate dal Governo che dovrebbe riunirsi domattina e che ha dichiarato che potrebbe prendere nuove misure per la Lombardia. L'unica medicina è ridurre il contatto tra le persone".

I dati

L'assessore al Welfare Giulio Gallera:

"Il totale positivi è 5791, anche se può essere che un laboratorio lavori di più e qualcun altro potrebbe avere problemi. Non sono dati quindi costantemente omogenei, dato che sono cresciuti di 322 mentre ieri lo erano di 1080. Il numero dei ricoverati comunque sale a 3319, 505 in più, i ricoveri terapia intensiva 466 (+26),  i dimessi e guariti salgono a 896 e i decessi a 468 (+135). Per provincia: Bergamo ha le maggiori criticità con 1472 casi (+248), Brescia 790 (+51), Como 46, cremona 957 (+41), Lecco 89 (+25), Lodi 963 (+35), Milano 592 (+86), Mantova 119, Sondrio 7, Pavia 324, Varese 50, Monza e Brianza 65.

"Servono misure forti"

Anche Gallera sottolinea l'importanza di misure forti per contrastare la diffusione del virus:

"Col Presidente Fontana abbiamo fatto proposte ancora più forti perchè si è evidenziato che nell'ex zona rossa c'è una diminuzione di casi. Oggi abbiamo 644 posti nelle terapie intensive per pazienti COVID-19, e ogni giorno estendiamo il perimetro delle terapie intensive. Da quando è iniziata, le intensive hanno gestito 798 pazienti e dimessi 103, registrando 80 decessi. La saturazione è sempre più alta, questo è il vero tema. Stiamo lavorando per l'accoglienza pazienti in via di dimissione, come spazi fieristici e alberghi, per alleggerire i presidi ospedalieri e per riconvertire e aprire spazi per terapie intensive e sub intensive all'interno di presidi ospedalieri poco utilizzati come Cuasso al Monte e Sondalo. E' una corsa contro il tempo perchè vanno fermati i contagi. Ci sembra di cogliere una maggiore presa di consapevolezza dai cittadini ma misure più forti che possano evitare possibilità di essere contagiati vanno adottate. Ogni misura che si prende mostra i suoi effetti nell'arco di 8-10 giorni. Bergamo e Cremona sono allo stremo, ne siamo consapevoli e cerchiamo di sostenere quei presidi ospedalieri. Tutti si stanno mobilitando ma quelli sono gli scenari che stiamo cercando di prevenire con tutte le misure in campo".

 

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