Centro vaccini, Tradate non si arrende: "Pronti a fornire spazi e attrezzatura"
Il sindaco Bascialla e i parlamentari e consiglieri Galli e Candiani insistono: "Posizione strategica, sbagliato non prenderla in considerazione"
L'esclusione del centro vaccini proposto da Tradate e dai Comuni del territorio nei parcheggi di via Isonzo ha lasciato interdetta l'Amministrazione, che conferma e ribadisce la sua disponibilità e la proposta avanzata tre settimane fa ad Ats e Regione.
Centro vaccini, Tradate esclusa
Saronno, Varese, Busto Arsizio, Rancio Valcuvia si preparano in vista della Fase 2 e ad ospitare ciascuna uno dei centri massivi su cui sarà basata la somministrazione di massa dei vaccini alla popolazione. Tradate ne aveva proposto un quinto per la provincia di Varese, utile anche al territorio della Bassa Comasca (sovrapponendolo a quello dell'ospedale Galmarini, si tratta di un bacino di oltre 100mila persone), da posizionare nel parcheggio tra via Isonzo e via Pisacane. Un progetto che non è andato in porto ma al quale non si intende rinunciare. D'altronde, si è visto in queste settimane con la quarta strategia vaccinale nel giro di poco più di un mese che i piani di Regione sono in continua evoluzione.
Bascialla: "Confermiamo la nostra disponibilità"
Così in una conferenza stampa convocata stamattina, sabato 6 marzo, in Municipio il sindaco Giuseppe Bascialla affiancato dai parlamentari e consiglieri comunali cittadini Dario Galli e Stefano Candiani ha rilanciato l'offerta tradatese:
"Diamo di nuovo ampia disponibilità a fornire non solo lo spazio ma anche la struttura e il personale per un centro vaccini a servizio di tutto il territorio, mettendo di tasca nostra quanto serve per realizzarlo. Non si può pensare di affrontare la Fase 2 come visto con gli over 80, costringendo le persone a raggiungere centri vaccinali lontani chilometri o appoggiandosi sull'ospedale di Tradate che al momento non è in grado di fare grossi numeri. Via Isonzo e Tradate credo siano il punto più strategico e funzionale che si sia. La gente vuole vaccinarsi, non vede l'ora di farlo".
Candiani: "Si sfrutti la forza del territorio"
A lanciare un chiaro messaggio alla Regione anche Candiani: "E' chiaro che è Regione Lombardia che ha competenza sanitaria ad occuparsi della campagna vaccinale ma crediamo ci sia tutta la possibilità di arrivare più vicini alla gente. Credo che tutti i Comuni abbiano una palestra, un palazzetto o comunque uno spazio da poter utilizzare e Tradate vuole essere un esempio di come più realtà possono lavorare assieme per il bene dei propri cittadini".
"Struttura e posizione strategica"
Pragmatico e diretto Galli: "Vero che abbiamo un ospedale, come lo hanno anche Varese, Busto e Gallarate. Noi ci rendiamo disponibili ad occuparci anche economicamente di un punto aggiuntivo, strategico per la sua posizione geografica e per la vicinanza alla stazione dei treni, al fermata degli autobus e l'asse della Varesina. Qui siamo pratici e concreti: se c'è un problema di logistica lo si risolve, se si vuol vaccinare tutti nel minor tempo possibile non appena ci saranno i vaccini noi siamo pronti, oggi come tre settimane fa, a scendere in campo e mi auguro che la Regione ne tenga conto".