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"Bene i vaccini in azienda, male il ritardo sui fragili"

Astuti: "Moratti e Fontana dicono che quella delle vaccinazioni non è una gara, ed è quello che tipicamente dice chi è rimasto molto indietro"

"Bene i vaccini in azienda, male il ritardo sui fragili"
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Oggi in conferenza stampa la Regione ha presentato il primo protocollo d'intesa con le associazioni di categoria per la somministrazione dei vaccini in azienda e, rispondendo a una domanda, ha annunciato il possibile inizio per la prossima settimana della campagna per i pazienti fragili. Di date certe però in entrambi i casi non si è parlato.

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La delibera è stata accolta positivamente anche dal Partito Democratico, che comunque non tace sui troppi problemi che la campagna lombarda sta affrontando ormai da mesi: "Se, quando partirà la vaccinazione di massa, si vaccinerà anche nei siti produttivi, coinvolgendo i medici di medicina del lavoro, sarà sicuramente d’aiuto per la riuscita della campagna vaccinale che oggi, basata sulle sole capacità organizzative della Regione, si sta dimostrando fallimentare, nonostante il gradissimo impegno del personale sanitario coinvolto", commenta il consigliere regionale Samuele Astuti. "Tutti gli sforzi sono utili per raggiungere l'obiettivo dell’immunizzazione del maggior numero di persone, che deve comunque avvenire all'insegna della massima trasparenza", aggiunge.

"Troppi intoppi, ritardi inaccettabili"

Resta però il problema di una campagna vaccinale che ancora non decolla in Lombardia.

" Non stiamo parlando però di oggi, ma del giorno in cui, finalmente, partirà l’ultima fase del piano vaccinale - aggiunge il consigliere - e per allora speriamo che siano risolti i gravi problemi che ogni giorno si verificano in Lombardia. In questo senso, speriamo che nel passaggio da Aria a Poste si possa trovare soluzione ai troppi intoppi e mancanze di questo periodo".

"È, invece, incredibile che ai ritardi già accumulati su over 80 e insegnanti ora si aggiunga anche quello sui soggetti fragili, che la Lombardia inizierà a vaccinare dalla prossima settimana ma solo se ospedalizzati - rimarca Astuti - Molte altre Regioni, meno celebrate della Lombardia, lo stanno già facendo da un po’. Moratti e Fontana dicono che quella delle vaccinazioni non è una gara, ed è quello che tipicamente dice chi è rimasto molto indietro".

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