Non si parte

Astuti: "Le prenotazioni non funzionano, centri vaccinali vuoti"

Convocazioni tardive e a chilometri e chilometri a distanza, centri che ricevono un quarto delle persone attese e sms che addirittura non sarebbero arrivati ai destinatari

Astuti: "Le prenotazioni non funzionano, centri vaccinali vuoti"
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La campagna vaccinale in Lombardia continua ad arrancare, con la regione in coda alla classifica per dosi somministrate ogni 100mila abitanti (8.611,9, al quartultimo posto davanti a Umbria, Calabria e Sardegna). E il problema, quindi, secondo l'opposizione non è solo il numero di vaccini ma di organizzazione.

Astuti: "Le prenotazioni non funzionano"

I vaccini e la campagna vaccinale in Lombardia tornano a tenere banco al Pirellone. Ad evidenziare i problemi ancora una volta il consigliere Pd Samuele Astuti: "Su 100 persone attese per la vaccinazione ne arrivano in media 25. Succede in molti punti vaccinali della regione e non perché le persone fuggano dalla somministrazione e non per mancanze del personale sanitario, che, anzi, sopperisce in ogni occasioni alle mancanze del sistema ma perché in realtà non hanno mai ricevuto la convocazione che ai punti vaccinali risulta inviata".

L'eccellenza lombarda fanalino di coda

Insomma la Lombardia, fino a prima dell'epidemia "simbolo" dell'eccellenza sanitaria e della buona organizzazione, si trova ad essere il fanalino di coda sotto quasi tutti gli aspetti, emergendo solo in quello del numero assoluto di dosi somministrate per il fatto di essere anche al regione più popolosa della Penisola.

"Mentre la Lombardia continua a essere tra le regioni fanalino di coda per la vaccinazione agli insegnanti - incalza Astuti -  al 5 marzo ne erano stati vaccinati l’1% a fronte del 68,5% della Toscana del 62,2% della Puglia e del 53,1% dell’Umbria. Al centro vaccinale di Cittiglio, ad esempio, dove erano previste per la vaccinazione 120 insegnanti ieri ne sono arrivati 25 e oggi 26 (vedi foto allegate). Gli operatori non avevano a disposizione alcuna lista dei cittadini attesi e quindi non potevano neppure recuperarne il contatto".

Convocazioni all'ultimo minuto

Ma anche quando arrivano le convocazioni, come hanno lamentato tante famiglie, sono tardive. "Gli sms di conferma - afferma il consigliere dem - arrivano a tarda sera per il giorno dopo, il che mette in seria difficoltà molti anziani che non riescono a organizzarsi per raggiungere il punto vaccinale. E questo mentre ad oggi la percentuale degli over 80 vaccinata è ferma la 19% mentre nel Lazio, solo per fare un esempio, è oltre il 43%".

Vaccini sprecati

"Le prenotazioni saltate - sottolinea Astuti - inoltre comportano uno spreco di vaccini, visto che Moderna e Pfizer, una volta scongelati, hanno una durata limitata. Questo senza dire della pessima distribuzione delle chiamate: basti pensare che un insegnante di Varese, che insegna a Saronno, è stato convocato solo il giorno prima della somministrazione al punto vaccinale di Como. E questa senza possibilità di cambiare la sede perché revoche e spostamenti possono essere fatti solo tre giorni prima dell’appuntamento. Lo stesso è accaduto ad alcuni docenti di Tradate mentre alcuni anziani della zona limitrofa a Varese sono stati convocati a Menaggio".

"Organizzazione in tilt"

Sotto i riflettori quindi, in primis, il software di gestione attualmente in uso, quello di Aria Spa costato milioni di euro e che presto sarà sostituito da quello di Poste Italiane:

"E’ evidente- conclude Astuti- che l’organizzazione è in tilt e l’informazione confusa. Per questo chiediamo alla Regione di chiarire cosa devono fare i cittadini che hanno già prenotato il vaccino sula piattaforma di Aria e se possono considerare la prenotazione conclusa perché il sistema è ancora attivo o devono rifare la prenotazione sulla piattaforme di Poste Italiane . Chiediamo, inoltre, di sapere che ne è delle dosi Pzifer e Moderna rimaste inutilizzate".

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