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Aria Spa, Fontana e Moratti non riferiscono in aula

Assenza giustificata con "impegni istituzionali" e intervento spostato a dopo Pasqua. Per le minoranze, una "fuga davanti alle proprie responsabilità"

Aria Spa, Fontana e Moratti non riferiscono in aula
Varese Aggiornamento:

Fontana e Moratti non riferiranno in aula sui continui disservizi e sul ciclone che ha investito la società partecipata Aria. Forse lo faranno dopo Pasqua quando, forse, le polemiche sui continui passi falsi nella campagna vaccinale si saranno sopite.

Aria Spa, Fontana e Moratti scelgono il silenzio

Ufficialmente, l'assenza di Fontana e Moratti è stata giustificata con dei non precisati "impegni istituzionali". Fatto sta che la mancata relazione del Presidente e della Vicepresidente della Lombardia sul caos di Aria Spa, chiesta già la scorsa settimana da tutte le forze di minoranza, non fa che gettare benzina sul fuoco.Il loro intervento, atteso per oggi, è stato ricalendarizzato dal Presidente del Consiglio Alessandro Fermi a dopo Pasqua. Per le opposizioni però sarebbe solo l' "ennesima fuga davanti alle proprie responsabilità" e "uno schiaffo alle istituzioni e ai lombardi".

"Scappano"

Durissimo il commento del capogruppo del Movimento 5 Stelle Massimo De Rosa:

"Appaiono durante le conferenze stampa e scompaiono di fronte all’Aula che rappresenta i cittadini. Attilio Fontana e Letizia Moratti nemmeno oggi hanno avuto la correttezza di informare il consiglio regionale. Ormai lo schema è chiaro: rinviare ogni discussione, finché tutto non sarà lasciato alle spalle. È inaccettabile, vogliamo risposte ora".

A fargli eco anche Niccolò Carretta, consigliere di Azione, che ha sottolineato come Ragione Lombardia non sia "la casa della Lega. Nessuno si paleserà per spiegarci cosa sta succedendo in Aria spa e quali saranno i prossimi passi della campagna vaccinale. Le istituzioni sono di tutti e vanno rispettate. Questo centrodestra va mandato a casa per il solo modo con cui le tratta".

Non ci va leggero nemmeno il consigliere Pd Samuele Astuti, che già alcuni giorni fa aveva puntato il dito contro il Presidente, la Vicepresidente e il consulente Guido Bertolaso che avrebbero fatto pressioni per non adottare il sistema di Poste (che doveva entrare in funzione verso metà marzo, poi nei giorni scorsi e ora forse a inizio aprile):

"Pur essendo di fronte a responsabilità pesanti, si sono detti non disponibili. Ma non è un segno di forza, anzi, è una manifestazione di grande difficoltà della giunta Fontana, sempre più arroccata e sempre meno disponibile al confronto. Se fossero venuti, li avremmo ascoltati e gli avremmo formulato proposte, come avevamo fatto anche con una mozione urgente che, come se non bastasse, la maggioranza di centrodestra non ha voluto discutere. Fontana dice che verrà in Consiglio a riferire dopo Pasqua, cioè tra due settimane. Immagino che conti che per allora i problemi saranno superati e lo spero anch’io, anche se un anno di esperienza della pandemia non lascia ben sperare".

La promessa (non mantenuta?) di convocare tutti gli anziani

Ieri l’assessore Moratti aveva garantito l’invio di 115 mila sms e l’esecuzione di 50 mila telefonate per fissare l’appuntamento per la prima vaccinazione a tutti gli over80 ancora in attesa. Promessa che però pare non essere stata mantenuta come riportano i colleghi di Prima Bergamo e, per le minoranze, ennesima ragione d’imbarazzo che avrebbe spinto Fontana e Moratti a sfuggire il confronto con l’Aula.
La consigliera Elisabetta Strada, di Lombardi Civici Europeisti, ha infatti spiegato di aver ricevuto almeno 300 telefonate di ultraottantenni che non sono ancora avvisati. "Propongo di diventare noi (parlando a nome di tutte le opposizioni ndr) volontari per la Regione, mettendoci a fare le telefonate per avvisare e dare gli appuntamenti a tutti gli over80". Le minoranze nell’occasione hanno esposto cartelli con la scritta “Volontari”.

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