Ripartenza

"Safe working": dalla Regione 20 milioni per le riaperture in sicurezza delle imprese

Fino a 25mila euro per le spese sostenute per sanificazioni, macchinari e strumenti di distanziamento

"Safe working": dalla Regione 20 milioni per le riaperture in sicurezza delle imprese
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Il 28 maggio apre il bando "Safe working - io riapro" di Regione Lombardia a sostegno delle micro e piccole imprese chiude durante l'emergenza per aiutarle a tornale al lavoro in sicurezza.

Safe working, 20 milioni a copertura delle spese per sicurezza

A livello nazionale le risorse sono durate letteralmente un secondo. In Regione si spera di più, e a più imprese. Dal 28 maggio micro e piccole imprese con almeno una sede operativa o un'unità locale in Lombardia e operano nei settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi, dell’istruzione e dello sport potranno richiedere l'accesso al contributo fino al 60% per le piccole e al 70% per le micro. L'investimento minimo deve essere di 2mila euro e il contributo potrà arrivare fino a 25mila. A disposizione, 15.700.000 euro dalla Regione e 3.480.000 dalle Camere di Commercio territoriali.

Le domande potranno essere presentate dalle 10 del 28 maggio fino alle 12 del 10 novembre ma potrebbe essere chiuso anticipatamente se dovessero arrivare richieste a copertura dell'intero fondo a disposizione maggiorato del 20%.

Quali spese

Le aziende potranno richiedere contributi per l'acquisto di macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali, apparecchi di purificazione dell’aria (anche portatili), interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura (solo se finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria), interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali, strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio come parafiato, separé, dehors e poi per termoscanner, ozonizzatori ai vaporizzatori.

Inoltre, sono inclusi strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati come ozonizzatori o lampade UV per sanificare capi di abbigliamento, e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti: vaporizzatori per sanificare camerini, cabine estetiche, aule, anche in coerenza con eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie. È ammesso anche l’acquisto di software e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali; di dispositivi di protezione individuale, come per esempio mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile o vinile, occhiali, tute, cuffie, camici, soluzione idroalcolica igienizzante mani.

"Lombardia al fianco del tessuto produttivo"

"Obiettivo primario: sostenere il mondo produttivo – Queste sono misure che rispondono alle esigenze vere di questo periodo così drammatico per le imprese. Regione Lombardia è al fianco di tutto il tessuto produttivo, perché questa emergenza sanitaria sta diventando anche e sempre più economica - ha spiegato l’assessore Alessandro Mattinzoli - C’è quindi tutto il nostro impegno per aiutare le aziende, gli esercizi, le botteghe, perché siano nelle condizioni di riaprire nella piena sicurezza sanitaria con tutto il nostro sostegno".

Aiutare le imprese per combattere la disoccupazione

"Le imprese vanno aiutate per uscire dal lockdown in totale sicurezza per i dipendenti, i clienti, i fornitori - ha specificato l’assessore Melania Rizzoli con la delega all’Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro - Per evitare che aumenti il tasso di disoccupazione, per aiutare il reddito delle famiglie, quindi i consumi, ogni atto è vitale e Regione Lombardia da sempre attua politiche a favore della crescita. Oggi più di ieri".

Cambiaghi: "Compreso anche il settore sportivo"

Tra i settori che potranno richiedere l'accesso al contributo c'è anche quello sportivo: chi lavora in questo mondo come rimarcato nei giorni scorsi da 200 realtà di fitness in una lettera, con la riapertura rimandata al 1 giugno sta pagando pesantemente le conseguenze dell'emergenza.

"Il  bando – ha spiegato Martina Cambiaghi, Assessore a Sport e Giovani di Regione Lombardia – permette anche alle imprese che operano nel settore sportivo di ricevere grazie a Regione Lombardia e all’assessore Mattinzoli, un aiuto concreto. Per consentire di attivare tutti protocolli sanitari per la ripartenza. La misura è un aiuto vero, dedicato non solo alle grandi attività ma anche a quelle piccole e anche le microimprese. Quelle che lavorano nel mondo dello sport e devono ripartire in sicurezza. Solo il primo pasoa di una grande azione regionale che stiamo mettendo in campo per lo sport e le aziende".

UNIONCAMERE: "Imprese  in crisi di liquidità, vanno aiutate"

"È fondamentale – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – aiutare le imprese a riaprire in sicurezza durante la Fase 2. E accompagnarle in un percorso di ripresa.  Le imprese, già in crisi di liquidità, devono affrontare gli investimenti necessari per adeguarsi ai livelli di sicurezza. Per questo è importante dare subito supporto. È necessario operare le scelte con rapidità per sostenere le imprese in questa fase importante, ma difficoltosa, di riapertura. Questo è ciò che Sistema camerale lombardo e Regione Lombardia stanno mettendo in atto con grande impegno".

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