Vaccini, anche Varese tra i centri per la sperimentazione di ReiThera

L'Aifa ha approvato nei giorni scorsi l'avvio della Fase 2 della sperimentazione del vaccino "Made in Italy" di ReiThera. Fra i centri selezionati anche l'Ospedale di Circolo di Varese.

ReiThera, via alla Fase 2 della sperimentazione anche a Varese

Mille volontari in tutt'Italia, 50 anche da Varese per testare l'efficacia del vaccino italiano prodotto da ReiThera, azienda biotech di Castel Romano. A portare la sperimentazione a Varese è il professor Paolo Grossi, Direttore delle Malattia Infettive dell'Asst Sette Laghi. La prima fase della sperimentazione, che ha riguardato 90 pazienti, ha dato risultati molto incoraggianti con una produzione di anticorpi rilevata dopo la somministrazione nel 90% dei casi.

Le prossime fasi

Non ancora note per il momento le modalità di reclutamento dei volontari. I 50 selezionati riceveranno due somministrazioni ciascuno ma solo la metà di loro riceverà il vaccino; all'altra metà sarà iniettato invece un placebo così da confrontare i reali effetti del vaccino.

A questa fase, se i risultati promettenti della prima dovessero essere confermati, ne seguirà una terza con un campione di pazienti molto più ampio e selezionato in tutto il mondo.

Il vaccino ReiThera

Sostenuto direttamente dal Governo con un recente stanziamento di oltre 80milioni di euro, il vaccino di ReiThera è simile a quelli AstraZeneca e Johnson&Johnson (monodose e in attesa dell'approvazione dell'Ema): non utilizza quindi l'RNA messaggero come Pfizer e Moderna ma un adenovirus (di gorilla, mentre AstraZeneca e Johnson&Johnson di scimpanzé) che "trasporta" la sequenza genetica della proteina Spike, la stessa che il coronavirus usa per "attaccare" le nostre cellule. Riconosciuta questa, il sistema immunitario produce gli anticorpi necessari alla difesa dell'organismo, riuscendo quindi a prevenire l'infezione.