Vaccinazioni anti-Covid, oggi la Lombardia punta a 110mila
Ieri in Lombardia si è somministrato il 25% delle dosi nazionali. Adesso qui si corre
Vaccinazioni anti-Covid, arrivano nuove dosi e in Lombardia non si aspetta.
Vaccinaizoni anti-Covid, oggi obiettivo 110mila
Numeri raddoppiati nel giro di due settimane. Dai poco piè di 40mila dosi giornaliere della prima metà di aprile, la campagna vaccinale della Lombardia punta oggi a superare la soglia delle 100mila somministrazioni in un giorno, raggiungendo forse anche le 110mila.
Ad annunciarlo la Vicepresidente della Regione Letizia Moratti in un tweet pubblicato oggi alla luce delle 92mila somministrazioni registrate ieri, mercoledì 28. Un dato quasi triplo rispetto alla seconda regione in classifica, la Campania che ne ha contate 36mila.
"Ieri la Lombardia ha superato le 92mila dosi somministrate, il 25% di tutte le inoculazioni del giorno in Italia, oggi si arriverà a circa 110mila. Frutto del lavoro dei tanti vaccinatori lombardi e del modello ottimizzato degli hub, realizzato e coordinato da Guido Bertolaso".
Un'accelerata decisa, che ha permesso alla Regione di oscurare i primi mesi di intoppi e inciampi dovuti alla decisione di appoggiarsi alla piattaforma realizzata dalla propria società Aria e di recuperare il "tempo perso" (per quanto possibile, trattandosi di contagi evitabili) soprattutto sulla fascia 70-79 lombardi, prima tra i meno vaccinati del Paese e ora, se non in testa alla classifica, comunque a ridosso del 60% vaccinato con prima dose.
Rivisto il calendario vaccinale
Certo, va detto che di strada per i 144mila vaccini al giorno annunciati da Bertolaso è ancora lunga, e senza dosi sufficienti è impossibile. La macchina però dopo una prima settimana di rodaggio e qualche problema dovuto alla "coda" di Aria con gli over 80 che ancora si presenta, viaggia spedita e sembra senza ostacoli. Grazie anche ai correttivi adottati rispetto ai programmi iniziali della Regione, che prevedevano di arrivare a saturazione degli hub massivi (cuore della strategia vaccinale) prima dell'inserimento dei centri intermedi nella piattaforma di Poste. Decisione rivista, grazie anche alle pressioni dei territori, riuscendo a ridurre le distanze tra vaccino e cittadini. E con un rischio sempre alto di rifiuto e sfiducia, esser vaccinati nell'ospedale di riferimento può essere una grande rassicurazione.
I problemi con le forniture però hanno costretto a rivedere anche gli step della campagna vaccinale, insieme alle nuove indicazioni arrivate dal commissario nazionale Figliuolo. Da qui l'apertura anticipata delle prenotazioni per i fragili 55-59 anni ieri a mezzogiorno e 50-54 anni ieri alle 21, con lo slittamento (in teoria) dei non fragili a metà maggio.
Nelle prossime settimane c'è da attendersi un'altra spinta, targata Johnson&Johnson: il vaccino monodose che in quanto tale non richiedere richiami e che Aifa e Ministero hanno indicato di utilizzare prioritariamente sugli over60. Ancora poco o nulla utilizzato in Lombardia, 771 dosi su 30.550 consegnate.
Con la fine delle somministrazioni agli over60, poi, dovrebbero iniziare le vaccinazioni diffuse nelle aziende e, si spera, nelle farmacie e negli ambulatori. La campagna di massa che si spera possa riuscire nel giro di qualche mese a lasciarsi dietro finalmente se non l'epidemia il rischio di nuove chiusure e restrizioni.
QUI L'ANDAMENTO DELLE SOMMINISTARZIONI COMUNE PER COMUNE