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Mappatura Covid
Test sierologici, primi risultati da Ats Insubria: positivo il 30%
L'indagine avviata da Ats riguarderà 1500 persone oggi al termine dell'isolamento fiduciario. Primi 116 esaminati
Ats Insubria ha comunicato i primi dati relativi ai test sierologici effettuati nel territorio di sua competenza.
Test sierologici, i primi dati di Ats
Centocinquantanove persone chiamate (su 1500 candidati totali), 116 quelle che hanno accettato di sottoporsi tra il 29 e il 5 aprile ai test sierologici all'Asst Sette Laghi e all'Asst Lariana che rilevano la presenza di anticorpi al coronavirus. Di questi 116 37, quasi uno su 3 è risultato positivo, dimostrando quindi di aver contratto il virus, e sarà ora avviato al tampone per verificare la presenza o l'avvenuta sconfitta dell'infezione. Diciannove invece gli esiti "dubbi" e 60 quelli negativi. Il test sierologico è stato effettuato anche sugli operatori sanitari e sociosanitari giunti al termine del periodo di isolamento e che si apprestano a tornare in servizio: su 74 esaminati, 5 sono risultati positivi e 9 con esito dubbio.
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Presto per una mappatura
I numeri sono davvero esigui, troppo per trarre qualsiasi tipo di conclusione e anche per accennare solamente la bozza di una "mappa del contagio". Tuttavia, le prossime analisi sui 37 cittadini con esito positivo permetterà di verificare la qualità e la persistenza della risposta immunitaria.
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Il test
Come già spiegato al via dei test sierologici, Regione Lombardia ha disposto che questi vengano effettuati non "a tappeto" ma ai cittadini che sono stati messi in isolamento fiduciario al domicilio da Ats, in quanto contatti stretti di casi certi a seguito di indagine epidemiologica, o dal Medico di Medicina Generale in caso di sintomatologia suggestiva per Covid.
"I dati per la nostra Ats - spiegano dall'Agenzia - per il momento sono parziali per quanto riguarda la distribuzione territoriale. Nelle prossime settimane, sarà possibile una mappatura progressivamente più completa e tale da consentire un’analisi epidemiologica più approfondita. I soggetti risultati positivi sono stati posti in quarantena e presi in carico per l’esecuzione del tampone che attesterà, oltre alla guarigione clinica, anche l’assenza del virus nelle secrezioni oro-faringee, ai fini del contenimento della diffusione nel contesto familiare, lavorativo e sociale".
