Saronno

Scoppia il caso (e il focolaio) al Legnani. Il dirigente: "Nessun torneo fra classi, c'erano già stati positivi"

Il dirigente rigetta le accuse: "Gli studenti sono rimasti nelle proprie 'bolle', rispettati i protocolli"

Scoppia il caso (e il focolaio) al Legnani. Il dirigente: "Nessun torneo fra classi, c'erano già stati positivi"
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Un vero e proprio caso il focolaio con 12 casi di positività scoppiato tra due classi del liceo Legnani di Saronno. I genitori puntano il dito contro la scuola e i docenti di scienze motorie, che avrebbero organizzato un torneo fra classi venerdì 17 dicembre, due giorni prima della Dad "precauzionale" attivata dalla scuola. Il dirigente Mario Franco Parabiaghi risponde.

Focolaio al Legnani dopo un torneo? Scoppia il caso e il preside risponde

Dopo le lamentele e le accuse dei genitori la scuola ha subito avviato una verifica interna.

"Il Liceo Legnani, anche a seguito delle informazioni raccolte da vari genitori, ha attivato una verifica interna in merito a quanto segnalato, circa il rispetto nei vari ambienti dei protocolli di sicurezza attivati, secondo le disposizioni vigenti della normativa anticovid - fa sapere in una nota il  dirigente scolastico Parabiaghi - Da quanto emerso non è stato svolto un torneo tra classi, ma giochi in palestra dove le classi si sono confrontate, rimanendo ciascuna nella propria 'bolla'".

Alunni e docenti già positivi

Sempre stando alle parole del dirigente, poi, quei giochi in palestra non sarebbero stati la causa del focolaio. "Qualche alunno e docente di Scienze motorie - spiega -  risultava già positivo alla data dello svolgimento e quindi non erano presenti nell'Istituto".

Insomma, se era dalla classe che è poi arrivato il virus, questo era già presente, non rilevato evidentemente dalle procedure di "sorveglianza con testing". Ma d'altronde, vista la situazione di aumento esponenziale dei casi in tutto il Paese e, soprattutto, in tutto il territorio, e le procedure di tracciamento praticamente saltate è impossibile da dire da dove, e quando, il virus si sia insinuato dando origine al focolaio.

"Come dimostrano le cifre esponenziali dei contagi non possiamo avere tuttavia certezze circa l'origine del contagio - continua infatti Parabiaghi - se proveniente dalle aule scolastiche, da una festa affollata nei giorni precedenti Natale, da una frequentazione esterna, dall'utilizzo non corretto dei dispositivi di protezione.

La stessa disposizione di Didattica a Distanza è stata emanata per ragioni massimamente precauzionali, dato l'incremento di casi in tutto il bacino di utenza dell'Istituto, e non certo per un'attività scolastica avvenuta tre giorni prima, tempistica chiaramente non congrua con un riscontro epidemico.

In questi mesi il Liceo Legnani ha attivato i diversi protocolli anticontagio e ha cercato di alleggerire le presenze in palestra, attivando anche progetti alternativi, attraverso il Dipartimento di Scienze Motorie: in primo luogo con lo svolgimento di attività presso la piscina cittadina (occasione non sempre sfruttata dalle classi) e nei prossimi mesi di gennaio e febbraio con attività di classe e individuali all'aperto presso la locale pista di pattinaggio. Le segnalazioni dei genitori, giunte anche dai rappresentanti presso il Consiglio d'Istituto, sono ritenute dalla Presidenza e dai Docenti comunque preziose per una sempre maggiore attenzione e per una verifica, che verrà effettuata prima del rientro, dei protocolli vigenti e della loro attuazione presso l'Istituto"

 

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