La lettera

Saronno, i residenti di via Genova: "Bloccate il progetto del condominio-torre"

All'interno della corte, da riqualificare, sorgerebbe un condominio da 30 metri, in rottura con "l'identità storica tipica delle corti saronnesi" e con un maggiore impatto sul traffico della zona

Saronno, i residenti di via Genova: "Bloccate il progetto del condominio-torre"
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A breve la Giunta comunale di Saronno guidata dal sindaco Augusto Airoldi dovrebbe esprimersi sul piano di recupero di via Genova, il cui iter era iniziato con la passata Amministrazione. Un gruppo di cittadini chiede di fermare il progetto: "E' irrazionale rispetto al contesto urbano in cui si inserisce".

Via Genova, i residenti chiedono lo stop al progetto

Una torre residenziale alta 30 metri, che svetterebbe sulle corti e gli edifici attuali, "rompendo" lo skyline dell'area. Portando con sè, trattandosi di nuove abitazioni, anche un maggiore carico di traffico. I residenti non ci stanno, e da via Genova chiedono al Comune di fermare il progetto di recupero per l'area dei civici 14-18.

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Lo fanno con una lettera indirizzata al sindaco e alla sua Giunta, che dovrebbe presto dare l'ultima parola sul progetto che ha iniziato il suo percorso verso l'approvazione nel 2019 e ha visto a fine 2020 la conclusione dell'iter per la verifica di assoggettabilità a VAS (Valutazione Ambientale Strategica) in cui anche la Sovrintendenza dei Beni Culturali ha sollevato qualche dubbio circa l'armonia del progetto con il contesto in cui si potrebbe inserire.

La lettera dei cittadini

Pubblichiamo di seguito la lettera dei residenti della zona di via Genova:

Siamo un gruppo di cittadini saronnesi che risiedono nella zona di Via Genova, ci lavorano o la frequentano.

Negli ultimi mesi abbiamo seguito con crescente preoccupazione la presentazione del progetto “Piano di Recupero di Via Genova 14-18”, per cui è stata effettuata la valutazione ambientale strategica (VAS) a fine 2020 e che – dalle indiscrezioni delle ultime settimane – dovrebbe essere sottoposto a breve all’approvazione della Giunta.

Il progetto, così come risultante dalla versione pubblicata nel corso della VAS, comprende la realizzazione di una “torre” residenziale alta quasi 30 metri che svetterà sulla via e sulla zona circostante, privando gli edifici contigui della luce del sole per gran parte della giornata e sconvolgendo di fatto una zona importante del centro storico della Città.

Ci chiediamo come sia possibile ritenere un tale progetto edilizio rispettoso – oltre che delle norme edilizie sulle altezze e le distanze tra edifici – dell’architettura che attualmente caratterizza il centro saronnese.

Come può vedersi dalle fotografie, la “torre” infatti sorgerebbe in una delle poche zone del centro che hanno mantenuto uniformità di stile e di altezze corrispondenti all’identità storica tipica delle corti saronnesi.

Inoltre, ci chiediamo se sia stato adeguatamente valutato, in termini di carico urbanistico, l’impatto che tale costruzione, così imponente e quasi interamente dedicata alla residenza, avrà sul centro: locali che originariamente erano dedicati a depositi e laboratori artigianalidiventeranno nuove case e comporteranno inevitabilmente un aumento sproporzionato del traffico di una piccola via che, come sbocco obbligatorio, ha solo Corso Italia.

Ci conforta il fatto che la Soprintendenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali competente abbia manifestato molte perplessità in merito alla realizzazione del progetto, sia a livello di impatto urbanistico che dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Nel procedimento di VAS, ad esempio, la Soprintendenza ha osservato come operazioni di sostituzione con un incremento volumetrico come quelle previste per via Genova, abbiano effetti “dirompenti sullo skyline, sulla scala urbana e in definitiva sull’identità del cuore della città”. La Soprintendenza ha inoltre manifestato la necessità di “ulteriori riflessioni, al fine di una riduzione dell’impatto dell’intervento”.

Speriamo che il Comune condivida questi rilievi e si renda conto dell’enormità e dell’irrazionalità del progetto rispetto al contesto.

Siamo ovviamente favorevoli ad interventi di recupero di edifici dismessi presenti sul nostro territorio cittadino, in un’ottica di riduzione del consumo di suolo e di rigenerazione urbana: pensiamo però che questa Amministrazione possa accettare la sfida di un recupero intelligente, razionale e in armonia con la storia architettonica della nostra Saronno, a tutela del bene comune e non unicamente a favore di interessi economici particolari.

Chiediamo perciò di respingere il progetto, così come presentato, disponendone una revisione sostanziale

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