Procura

Puzze in Valle Olona, esposto depositato in Procura

Nel documento si ripercorrono tutte le vicende legate ai cattivi odori che arrivano, come confermato dall'assessore Cattaneo, da tre aziende della Valle. E anche tutte le deroghe agli scarichi

Puzze in Valle Olona, esposto depositato in Procura
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Come promesso nei mesi scorsi, l'associazione No Elcon e Medicina Democratica Onlus hanno presentato un esposto in Procura, con la speranza di un intervento rigoroso contro le puzze in Valle Olona e contro chi ne ha la responsabilità.

Puzze in Valle Olona, esposto presentato

“L’annosa questione delle maleodorazioni subite dai cittadini di Olgiate Olona, Castellanza e Marnate e non solo, che incombe da oltre 10 anni – ha affermato Bruno Monhurel a nome della associazione NO ELCON – deve essere affrontata facendo chiarezza sulle responsabilità. Nell’esposto evidenziamo gli elementi che riguardano le attività delle aziende che determinano, in misura diversa, emissioni maleodoranti indicate anche dal Politecnico di Milano ovvero Perstorp, Ecosis e Tessa”.

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“L’esposto ricostruisce gli eventi e utilizza la documentazione disponibile al pubblico per individuare le cause della situazione ripercorrendo eventi e atti autorizzativi degli ultimi 10 anni – conferma Marco Caldiroli di Medicina Democratica Onlus – segnalando anche il ruolo delle deroghe agli scarichi in particolare di aldeidi che hanno sicuramente aggravato il problema e aggiungendo tra le fonti emissive anche il depuratore intercomunale di Olgiate Olona che raccoglie molteplici scarichi industriali : la miscela risultante può incrementare la maleodorazione”.

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L’esposto prende le mosse dai risultati degli studi svolti dal Politecnico di Milano sulla base del protocollo tra aziende e enti locali, studi che non sono ancora completi in quanto non è stata fatta (o non è stata resa pubblica) la speciazione chimici delle emissioni nei punti più critici individuati. proponendo altresì una lettura della storia autorizzativa e degli interventi (o non interventi) degli enti preposti che non hanno saputo intervenire adeguatamente e contenere le cause che hanno via via aggravato la situazione.

Si chiude richiedendo alla Autorità Giudiziaria di accertare la sussistenza di reati ambientali sia nei confronti delle aziende in quanto fonti di inquinamento come di verificare puntualmente il comportamento delle autorità pubbliche nell’ambito delle autorizzazioni concesse e rinnovate nel tempo.

"Ci auguriamo che le valutazioni contenute nell’esposto siano comunque utili alle indagini della Procura comunque in corso".

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