Tradate

Piazza Mazzini, la sfida di Zanzi e del Comitato: "Il Comune ci faccia fare le analisi sugli alberi"

Quasi 200 persone ieri all'incontro del Comitato contro il progetto dell'Amministrazione. Il Comitato: "Se gli alberi sono pericolosi e a rischio crollo, perchè ci si organizzerà sotto la Zootecnica?""

Piazza Mazzini, la sfida di Zanzi e del Comitato: "Il Comune ci faccia fare le analisi sugli alberi"
Pubblicato:
Aggiornato:

Una piazza piena come non si era più abituati a vedere ieri sera, giovedì, per l'incontro del Comitato Salviamo gli Alberi di Piazza Mazzini con l'agronomo Daniele Zanzi, che ha lanciato una sfida al Comune: "Mi permetta di fare le analisi di stabilità sugli alberi. Le faccio gratis".

Piazza Mazzini, il Comitato: "Contrari a quel progetto, non alla riqualificazione"

Se si pensava che tutto si sarebbe fermato a una raccolta firme, che la protesta si sarebbe sgonfiata o sarebbe rimasta sui social, ci si sbagliava. E ieri sera è stato chiaro: la serata organizzata dal Comitato Salviamo gli Alberi di Piazza Mazzini ha portato in centro quasi 200 persone. Protagonista l'agronomo di fama internazionale Daniele Zanzi, che ha duramente criticato, punto per punto, sia la relazione dell'agronomo incaricato dal Comune sia la narrativa usata dall'Amministrazione per sostenere il progetto uscito dal lungo percorso di commissioni consiliari. Ad aprire l'incontro per il Comitato Stella Casola, che ha subito voluto mettere in chiaro una cosa:

"Non siamo contrari a un progetto di riqualificazione, non siamo contrari a mettere in sicurezza e a rendere agibile la piazza e non neghiamo che oggi abbia diversi problemi che vanno risolti. Siamo però contrari a questo progetto che prevede il taglio di tutti o quasi gli alberi presenti senza ragioni tecniche e scientifiche che provino la pericolosità di questi alberi.

Non siamo un Comitato politico, siamo un esempio di cittadinanza attiva: di cittadini che dal basso, con background diversi, si uniscono per un unico obiettivo: dire che si può progettare senza passare dall'abbattimento di tutti gli alberi".

WhatsApp Image 2021-07-02 at 09.31.44
Foto 1 di 4
WhatsApp Image 2021-07-02 at 09.31.46 (1)
Foto 2 di 4
WhatsApp Image 2021-07-02 at 09.31.44 (2)
Foto 3 di 4
WhatsApp Image 2021-07-02 at 09.31.46
Foto 4 di 4

Alberi pericolosi?

Prima di passare sul lato tecnico, Zanzi e i membri del Comitato contestano sul piano logico quello che finora è stato l'argomento principale dell'Amministrazione: la (non) sicurezza degli alberi. Perchè, se questi hanno una stabilità compromessa, sono a rischio crollo, malati e instabili tanto da rendere necessario abbatterli, la piazza non viene chiusa? "L'Amministrazione, se fosse come dice, come potrebbe mettere ogni giorno a rischio la vita delle persone e dei bambini che passano il loro tempo in piazza? Come può pensare di organizzare qui a settembre la Fiera Zootecnica che attirerà migliaia di persone?".

LEGGI ANCHE: Piazza Mazzini, in campo anche Zanzi: c'è la contro-relazione a difesa degli alberi

Zanzi: "Relazione del Comune un insulto all'intelligenza"

Cuore della serata l'intervento di Zanzi.

"La chiamano riqualificazione. Tagliano e sostituiscono con degli alberelli. Statisticamente, le nuove alberature di una città vivono in media 8 anni. Queste piante invece hanno avuto decenni per adattarsi alla convivenza con l'uomo e le sue strutture, decenni in cui il carico antropico era molto inferiore all'attuale, durante i quali hanno fatto quello che fanno tutti gli alberi: si sono adattate. L'agronomo parla di alberi con un forte "stress fisiologico" ma come può averlo rilevato se ha fatto i suoi sopralluoghi a gennaio e marzo, quando non hanno le foglie, e nessuno più recentemente? Parla di cavità, di difetti. Davvero si pensa che un albero di 70 anni possa non averne? Dove ci sono le cavità, l'albero per sua natura va a rafforzare il suo legno. Le piante è naturale abbiano dei difetti, delle storture, sono piante e non tubi. SI parla di danni dovuti ai capitozzi e all'errata manutenzione, ma chi li ha fatti?

L'agronomo si basa su un'analisi speditiva. L'ordine dei dottori agronomi e forestali della Lombardia nelle sue linee guida dice che questa va usata o per gli alberi in grosse situazioni di comunità, come i boschi, o come primo approccio antecedente a un incarico professionale, in cui si dovrebbero fare ad esempio delle analisi tecniche di stabilità, che non sono state fatte.

Presuppone, ma non dà dati. E mentre i grandi del mondo parlano di ambiente, in questa relazione si parla di costi/benefici degli alberi: è folle, e se abbattiamo questi alberi priveremo due generazione dei loro benefici ambientali. In questa relazione si leggono cose contro la logica e il buonsenso, un insulto all'intelligenza".

LEGGI ANCHE: Oltre 2 mila firme contro i tagli in piazza Mazzini: "L'amministrazione spieghi le ragioni e riveda il progetto"

La sfida: "Fateci fare le analisi"

Davanti ai cittadini e alla sedia vuota riservata al sindaco Giuseppe Bascialla, invitato ma non presente, Zanzi ha lanciato la sua sfida:

"Il sindaco ha dichiarato recentemente che sulla sicurezza non si deve scherzare. Ha persino fatto un parallelismo con la strage del Mottarone, puro terrorismo psicologico. Sulla sicurezza non scherziamo ma non ci si deve neanche speculare. Farò gratuitamente le prove e le analisi di stabilità su tutti gli alberi della piazza, che l'agronomo incaricato non ha fatto. Gratis, per i cittadini e per il Comune.

L'Amministrazione deve solo darmi il permesso. Così vedremo se le piante rappresentano una pericolosità per i fruitori. I primi a non crederci sono loro stessi, o non ci farebbero andare sotto le persone e non ci organizzerebbero eventi".

Il Comitato: "Tagli già fermati due volte, fermiamoli ancora"

Intanto la raccolta firme cresce e ha raggiunto le 2400 firme. Un risultato non indifferente (l'attuale Amministrazione ha vinto le elezioni con poco meno di 5800 voti, hanno fatto notare dal Comitato). Non c'è alcuna intenzione di fermarsi o mollare la presa. "Non è la prima volta che si propongono progetti simili - ha ricordato Carmen Beatrice, una delle persone che ha formato il Comitato - già 20 e 15 anni le Amministrazioni di allora ci provarono e i cittadini si opposero fermando tutto. Allora c'erano 65 alberi, negli anni alla chetichella ne hanno tagliati la metà. La voce dei cittadini va ascoltata".

C'è una forte delusione però anche verso le forze di minoranza che hanno seguito e partecipato all'iter progettuale svolto finora avvallandone il risultato: "Un consigliere ci aveva anche detto che non ci sarebbero stati tagli. Casualmente abbiamo scoperto che non era per nulla così - ha fatto sapere Beatrice - Hanno parlato dei parcheggi, non del fatto che si tagliavano tutti, o quasi, gli alberi. In questo mese e mezzo di mobilitazione le forze di opposizione sono state silenti nonostante le richieste di prendere posizione, la sensibilità è mancata totalmente non solo dalla Giunta ma da tutta l'Amministrazione".

Seguici sui nostri canali