Venegono Superiore

Pianbosco isolato, lettera al Prefetto e petizione in Comune: dov'è finita la fibra?

Annunci e promesse si perdono negli anni, finora nessun miglioramento all'orizzonte. E i residenti si rivolgono direttamente al Prefetto di Varese

Pianbosco isolato, lettera al Prefetto e petizione in Comune: dov'è finita la fibra?
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Centoquarantotto firme, quelle di tutte le famiglie ancora "isolate" al Pianbosco protocollate in Comune e una lettera inviata al Prefetto di Varese per chiedere una soluzione definitiva a uno dei tanti, troppi, problemi che condizionano la vita di chi vive nel Pianbosco di Venegono Superiore.

Pianbosco isolato, aspettando una fibra che non arriva

Venegono Superiore, provincia di Varese, nel cuore della Lombardia produttiva e tecnologica eppure in quello che, a tutti gli effetti, è un "buco nero" nella rete internet e telefonica. Non è una novità: per chi vive al Pianbosco, e in particolare in alcuni dei lotti residenziali sorti qui nella seconda metà del secolo scorso, ricevere una mail, un messaggio su WhatsApp, fare una ricerca online è spesso ancora un'utopia.

Problema noto, le ragioni pure: collegare la zona è "economicamente poco conveniente" per le compagnie: parliamo di un'area boschiva, immersa nel Parco Pineta e caratterizzata da continue vallate e saliscendi, con un numero di utenti potenziali ritenuto poco appetibile per chi deve pagare i lavori di posa della fibra o di ulteriori antenne. Una di quelle zone cui avrebbe dovuto operare Open Fiber, la società che si era aggiudicata ormai alcuni anni fa l'appalto statale per la copertura con la fibra ottica delle cosiddette "zone bianche" e "bianchissime". I loro scavi però in molte case di questo grande quartiere non sono ancora arrivati.

La petizione

Dopo anni di lamentele, richieste, annunci e promesse poi svaniti nel nulla, alcuni residenti hanno deciso di mettere nuova pressione sulle istituzioni, comunali e non, e sulle aziende. Ad agosto, ci spiega uno dei promotori dell'iniziativa, Massimo Castelli, è stata aperta una petizione che ha raccolto 148 sottoscrizioni dai residenti ancora "isolati", protocollata in Comune a novembre. Anche in quell'occasione, però, oltre alle promesse di interessarsi del problema e di cercare una soluzione con gli operatori non sembra si sia arrivati.

Ora quella petizione è stata inviata anche alla Prefettura, nella speranza di un intervento finalmente risolutivo.

"Viviamo in una zona del Pianbosco, quella dei lotti 2A e 7A e del Villaggio del Sole, non servita dalla Telefonia Mobile e mancante del sistema di Comunicazione Dati Fibra per quanto riguarda la Telefonia Fissa, costituita da una ormai obsoleta rete soggetta a ripetuti guasti. La nostra zona è praticamente isolata, cioè senza campo, non essendoci alcun ripetitore di Telefonia Mobile, la Linea Fissa è soggetta a ripetuti guasti che molto spesso non permettono di comunicare con resto della Comunità. Oltretutto in questo periodo di emergenza siamo stati spesso isolati e incapaci di comunicare sia per attività di lavoro che di studio".

A questa situazione ormai purtroppo abituale e consolidata, si aggiungono i timori di altri disservizi improvvisi come quello causato dai vandali poco meno di un anno fa quando qualcuno taglio tutti i cavi della centralina antistante alla Piscina di Pianbosco (accessibile a chiunque per la mancanza di un lucchetto). Oltre cento famiglie senza telefono per giorni, settimane e qualcuna anche per oltre un mese.

"Abbiamo chiesto ripetutamente spiegazioni e interventi ai fornitori di telefonia, senza però alcuna soluzione definitiva", continua la lettera al Prefetto, in cui si anticipano altre, future, richieste di intervento per gli altri annosi problemi del Pianbosco: "Ci sono molti altri problemi da risolvere nella nostra zona che mettono a rischio la sicurezza degli abitanti e non solo, vorremmo che almeno la telefonia fosse al livello di servizio di cui gode il resto della nostra comunità".

Il Comune: "Possiamo solo sollecitare"

Come detto, la petizione e la segnalazione dei residenti non è una novità. Ed è ovvio che il primo interlocutore dei cittadini in questa partita sia il Comune e con questo il sindaco Ambrogio Crespi. Che risponde:

"Conosciamo il problema ma purtroppo il Comune non può fare molto più di quanto sta facendo: sollecitare le aziende che devono occuparsi dei lavori. La zona, per quanto riguarda la copertura internet e telefonica, è complicata come tutte quelle dei 15 Comuni del Parco Pineta che da tempo sta cercando una soluzione. Dal canto nostro, oltre a insistere con le aziende abbiamo interpellato la Regione: i disservizi riguardano due provincie e numerosi Comuni all'interno di una zona che è un Parco Regionale. Abbiamo interessato il Presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi e la Vicepresidente Francesca Brianza (ex sindaco di Venegono Superiore, ndr). In attesa, noi possiamo ribadire la disponibilità ad ospitare in biblioteca studenti e lavoratori del Pianbosco che necessitano di una connessione".

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