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Negli scavi su corso Bernacchi il "verdetto" sugli alberi del filare

Se sarà necessario tagliare le radici per sostituire le tubature la stabilità e la salute del filare rischierà d'essere compromessa

Negli scavi su corso Bernacchi il "verdetto" sugli alberi del filare
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Dopo la pausa agostana riprenderanno in questi giorni i lavori sui sottoservizi del corso Bernacchi che arriveranno nel tratto antistante la piazza Mazzini. La situazione che si troverà sotto il manto stradale determinerà il destino degli alberi del filare.

Corso Bernacchi, riprendono i lavori. Radici osservate speciali

Occhi puntati su corso Bernacchi. O meglio, su quello che si nasconde sotto la strada e che verrà "portato alla luce" con la ripresa dei lavori per la sostituzione dei sottoservizi lungo la strada del centro cittadino. Niente vecchie ghiacciaie e tunnel persi nella memoria, questa volta: l’attenzione è tutta sulle radici degli alberi. In questi mesi di discussione e soprattutto polemiche sul progetto di riqualificazione di piazza Mazzini e in particolare sui tagli degli alberi presenti previsti dall’Amministrazione, la grande incognita è sempre stata rappresentata da quello che si nasconde sotto la strada. Perché i lavori di sostituzione delle tubature di acqua, gas e fognatura, necessari dopo tanti anni dall’ultimo intervento, rischierebbero di intaccare l’apparato radicale delle piante del filare e, con questo, ovviamente il loro stato di salute.

Scavi delicati

Un’incognita che già nella relazione presentata a febbraio in commissione comunale aveva convinto diversi rappresentanti delle forze politiche dell’assemblea a dare un primo via libera con alcune riserve al progetto che prevede, appunto, l’abbattimento e la ripiantumazione delle piante, con l'eccezione (forse) di quelle sulle vie XXV Aprile e Mameli. Eccezione che dipenderebbe, anche in quei casi, proprio da quanto si riuscirà a non danneggiarne le radici.

Taglio e sostituzione che, come noto, sono fortemente contestati dal Comitato Salviamo gli Alberi di Piazza Mazzini e dall’agronomo Daniele Zanzi che a inizio mese ha svolto le analisi sugli alberi per la sua contro-perizia che dovrebbe essere presentata a settimane, se non a giorni. Vista la vicinanza del filare con le tubature, comunque, sembra solo questione di capire quanto queste possano essere d’intralcio agli scavi.

"E’ una fognatura particolare, tanto che si dovrà scavare una trincea di 4 metri con un’ampiezza di uno e mezzo - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Morbi - I lavori sono di competenza di Alfa, ovviamente chiederemo di usare tutte le accortezze possibili per tutelare gli alberi ma se le radici saranno d’intralcio non credo si possa intervenire se non tagliandole, con le conseguenze sugli alberi che si possono immaginare. Se invece non dovessero esserci questi problemi sarà tutto un altro discorso".

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