Tradate-Venegono

Maxioperazione nei boschi di Tradate a caccia degli accampamenti dei pusher

Trovati e smantellati bivacchi e basi degli spacciatori che si annidano nei boschi

Maxioperazione nei boschi di Tradate a caccia degli accampamenti dei pusher
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Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Locale, Protezione Civile, Anti Incendio Boschivo e unità cinofile al lavoro ieri mattina per passare al setaccio alcune delle zone di maggior "traffico" di pusher e clienti all'interno del Parco Pineta.

Maxioperazione nei boschi di Tradate a caccia di accampamenti

Dopo tante insistenze da parte dei Comuni, del Parco e dei cittadini di tutto il territorio, e in particolare di Tradate e delle due Venegono, mercoledì mattina la Prefettura ha messo in campo insieme alla Questura e al Comando provinciale dei Carabinieri una nuova operazione congiunta all'interno del Parco Pineta contro lo spaccio che da anni imperversa al riparo dei boschi.

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Un'operazione che fa seguito ai continui interventi di pattugliamento e non solo messi in campo dalla Tenenza di Tradate con lo scopo primario, questa volta, di stanare le basi dello spaccio e smantellarle. Un'operazione riuscita, come dimostrano i materiali e i rifiuti recuperati dalle squadre del Parco Pineta, e che ha rialzato la pressione contro la rete di spacciatori e gli acquirenti, alcuni dei quali fermati e segnalati proprio mentre cercavano chi poteva vendergli una dose.

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Il perlustramento dell'area ha permesso di trovare tende e bivacchi che erano tornati in piena attività dopo il primo lockdown dell'anno scorso e le varie zone rosse e arancioni, che comunque non avevano mai interrotto gli "affari" continuando ad attirare clientela da mezza provincia. E, dal momento che tra i materiali recuperati ci sono state anche cucine di fortuna e sacchi di carbonella, ha confermato che quelle presenze rappresentano un pericolo non solo per tutto quello che ruota "attorno" allo spaccio di sostanze stupefacenti ma anche per l'elevato rischio incendi.

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