I presidenti dei Parchi in visita all'Eco-Planetario: primi viaggi fra le stelle
Il Presidente Clerici: "Vogliamo che l'Eco-Planetario sia al servizio di tutti e di tutta la comunità"
E' stato presentato questa mattina, il frutto di due anni di lavoro e degli investimenti messi in campo grazie al progetto Interreg e al Bando Emblematici Provinciali di Fondazione Cariplo: l'Eco-Planetario che va a completare l'offerta e le possibilità di fruizione del Centro Didattico Scientifico di via ai Ronchi a Tradate.
I Parchi del territorio in visita all'Eco-Planetario
Un appuntamento, quello di stamattina, che ha anticipato la cerimonia di inaugurazione ufficiale in programma per il 28 maggio. Presenti e ospiti, i presidenti e i direttori dei Parchi Naturali del territorio (Campo dei Fiori, Spina Verde, delle Gole del Breggia e del Brenz) e i referenti del programma Interreg, oltre allo staff della cooperativa AstroNatura che gestirà l'Eco-Planetario e che ha offerto ai presenti un "assaggio" di viaggio nel Sistema Solare e tra le stelle. Un viaggio iniziato con la presentazione del noto giornalista e divulgatore scientifico Luigi Bignami, cui si può partecipare ogni domenica prenotando e acquistando i biglietti al sito www.centrodidatticoscientifico.it
Alleanza dei Parchi per la custodia
"La parola chiave di un Parco Naturale è 'custodia' - ha esordito il presidente Mario Clerici - Un obiettivo comune a tutte le nostre realtà che si declina in vari modi: con progetti a protezione della biodiversità come LIFE Insubricus con il Parco del Ticino, con la gestione del territorio come sta facendo il Campo dei Fiori con numerosi interventi di manutenzione e contro il dissesto idrogeologico e con la valorizzazione delle aree come ci ha permesso di fare questo progetto realizzato insieme al Parco Spina Verde.
Con l'Eco-Planetario diamo nuovo valore al Centro Didattico Scientifico e nuove possibilità a una struttura che ogni giorno accoglie le scolaresche per progetti di educazione ambientale e scientifica".
L''Eco-Planetario permetterà infatti di tenere lezioni e momenti di approfondimento astronomico indipendentemente dalle condizioni metereologiche, con la possibilità anche di "aprirsi" ad altri mondi ed esperienze che non riguardano necessariamente la volta celeste.
Perchè "Eco"?
E' stato il direttore del Parco Pineta Gabriele Pozzi a spiegare perchè si parla di "Eco-Planetario".
"Non perchè va di moda mettere l'ecologismo ovunque ma perchè abbiamo scelto di realizzarlo perchè sia anche luogo di consapevolezza e approfondimento sul tema del cambiamento climatico e del mondo energetico. Qui - ha anticipato - potremo intraprendere viaggi fra le stelle ma anche dentro agli habitat a rischio e alle realtà delle energie alternative e sostenibili".
La costruzione
La realizzazione dell'Eco-Planetario, finanziata per 330mila euro dal programma Interreg e per 160mila euro da parco e Fondazione Comunitaria del varesotto, era iniziata il 4 novembre del 2020. Un intervento cui si è arrivati grazie al progetto realizzato dagli architetti Giuseppe e Cristina Speroni e figlio dello studio di sei strutture simili per dimensioni:
"La fase di studio è durata un anno, in cui ho cercato di capire quali erano le criticità incontrate da altre strutture simili per prevenirle. E' nata così, ad esempio, la struttura a doppia cupola. Una portante in cemento, la seconda in resina per la proiezione, non comunicanti e non collegate fra loro, o la saletta che separa la sala di proiezione dall'ingresso".
"Non è un punto d'arrivo"
L'idea presentata in mattinata è comunque quella di una struttura sì finita, ma in continua evoluzione. Sia in termini di attrezzature, che andranno progressivamente aggiornate nel tempo, sia di fruizione.
"Vogliamo che l'Eco-Planetario si al servizio di tutti e di tutta la comunità - ha concluso Clerici - L'obiettivo è che tutte le sere l'Eco Planetario possa aprire le sue porte per iniziative di vario tipo, e invitiamo tutte le associazioni che hanno idee o sono interessate a contattarci".
Candiani: "Se ci si crede, si può fare l'impossibile"
Presente alla mattinata anche il senatore tradatese Stefano Candiani:
"Complimenti - ha dichiarato rivolgendosi ai rappresentanti del Parco Pineta - E' stupefacente. Avete fatto una scelta intelligente: prima la struttura, poi il farla crescere mano a mano che ce ne è la possibilità. E' la dimostrazione che se si crede in un progetto non c'è nulla di impossibile. Anni fa era impossibile pensare di avere una realtà come il Centro Didattico Scientifico a Tradate, figurarsi un planetario. Ce l'avete fatta, e va fatta vivere coi ragazzi e con gli adulti. Ma soprattutto per i primi: gli ultimi dati dicono che un adolescente su due fatica a comprendere un testo scritto: questo luogo può essere la chiave per emozionare, incuriosire e far appassionare i giovani al mondo della scienza e allo studio".