I Carabinieri accerchiano il bivacco, uno dei pusher estrae la pistola
Due persone arrestate, un chilo e mezzo di droga sequestrata. Il 22enne bloccato prima che potesse sparare
Armi, droga e contanti recuperati lo scorso 18 novembre dai militari, che hanno smantellato un bivacco dei pusher a Gerenzano sorprendendone gli occupanti.
Nel bivacco dei pusher armi, droga e contanti
Due le persone arrestate il 18 novembre a chiusura del blitz che ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Saronno, insieme ai colleghi dello squadrone eliportato Carabinieri Cacciatori. Un 50enne italiano e un 22enne marocchino in manette, per spaccio di sostanze stupefacenti e porto d'armi.
Accerchiati, spunta una pistola
L'operazione è avvenuta nel corso di uno dei consueti servizi congiunti tra carabinieri della Compagnia di Saronno, in questo caso i militari della Stazione di Cislago, e i colleghi Cacciatori nell’area boschiva del comune di Gerenzano.
Perlustrando l'area boschiva, i militari avevano notato a distanza un gruppo di persone riunite in un bivacco e una di queste che faceva con frequente cadenza avanti e indietro dall’area boschiva alla strada.
Durante le operazioni di accerchiamento ed avvicinamento, quando ormai i carabinieri erano a ridosso del gruppo di cinque uomini, questi notando la presenza dei militari si sono dati precipitosamente alla fuga. Uno è stato bloccato quasi subito, mentre il secondo dopo un inseguimento a piedi nei boschi, anche a causa della poca luce e visibilità nella boscaglia, è caduto venendo raggiunto e immobilizzato dai militari.
La rapidità dell’intervento non ha consentito al 22enne marocchino irregolare sul territorio nazionale di utilizzare la pistola che aveva estratto, con matricola abrasa e caricatore completo di cartucce calibro 9.
I sequestri
Oltre la pistola, è stato recuperato circa un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti del tipo cocaina eroina hashish e marijuana, un coltello a serramanico, un cutter e materiale utile al confezionamento della sostanza stupefacente e bilancini di precisione e circa mille euro di denaro contante. I due dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso il carcere di Busto Arsizio.